di Lapo Mazzei
Il conto alla rovescia è iniziato. E nessuno potrà fermarlo. Lunedì prossimo, infatti, è in programma la prima riunione della Giunta per le elezioni del Senato che avvierà l’iter sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dopo la sentenza definitiva di condanna nell’ambito del processo Mediaset. Oggi, alle 13.30, è convocato l’ufficio di presidenza della Giunta, che dovrà stilare il calendario dei lavori. E proprio per mettere a punto la strategia da tenere, sempre quest’oggi, si riunisce il gruppo del Pdl di Palazzo Madama (non è prevista la presenza del Cavaliere, che non dovrebbe rientrare a Roma prima di giovedì).
La polemica non si ferma
Nel frattempo, mentre nel cerchio magico dell’ex premier torna a prendere corpo l’ ipotesi della richiesta di grazia a Napolitano, non si placa la polemica tra Pdl e Pd sul voto in Giunta. I democratici confermano la linea dura: nessun trattamento di favore per il leader Pdl, mentre il vicepremier e segretario del partito, Angelino Alfano, auspica un “approccio non politico ma giuridico”. E fanno discutere le parole del presidente della Giunta, Dario Stefano, che in un’intervista assicura: “la decadenza di Silvio Berlusconi sarà esaminata e votata in tempi brevi, senza scappatoie elusive”. E non ha nascosto la possibile necessità che sia sostituito qualche membro della giunta. Ovviamente insorge il Pdl che con Annamaria Bernini mette in dubbio il ruolo super partes di Stefano. Sul punto interviene anche il capogruppo pidiellino Schifani: “Le continue dichiarazioni del senatore Stefano, sia sui tempi dei lavori della Giunta che sul merito delle sue decisioni, ci preoccupano non poco”.
“Le critiche del senatore Schifani rivolte all’indirizzo del presidente della Giunta Stefano – replica a tretto giro di posta Loredana De Pretis, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà – sono destituite di ogni fondamento. Sin dall’inizio di questa vicenda il presidente della Giunta ha mantenuto un atteggiamento rigorosamente imparziale.
Insomma, un bel qu