Bella Ciao come l’inno di Mameli, la proposta del Pd: “Venga eseguita nelle cerimonie ufficiali”

La proposta di legge del Pd: eseguire Bella Ciao dopo l'inno nazionale nelle cerimonie ufficiali del 25 aprile.

Bella Ciao come l’inno di Mameli, la proposta del Pd: “Venga eseguita nelle cerimonie ufficiali”

Una proposta di legge destinata a essere cestinata dalla maggioranza, ma che ha un forte valore simbolico. Soprattutto dopo che il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, ha detto che cantare Bella Ciao è peggio che fare il gesto della X Mas. E la proposta, infatti, consiste proprio nell’introdurre l’esecuzione di Bella Ciao dopo l’inno nazionale in occasione delle cerimonie ufficiali del 25 aprile, giorno della Liberazione.

A presentare il disegno di legge è il deputato del Pd, Stefano Vaccari: insieme a lui anche altri due deputati dem, Berruto e Furfaro. Vaccari sottolinea che “Bella Ciao è il canto della libertà e della riconoscenza verso chi si è battuto, anche sacrificando la propria vita, per riconsegnare la libertà e la democrazia al popolo italiano costretto alla tirannia nazifascista”.

La proposta di cantare Bella Ciao nelle cerimonie ufficiali del 25 aprile

Per Vaccari è importante che le forze democratiche presenti in Parlamento “si impegnino a fare approvare il disegno di legge che ho presentato insieme ai colleghi Berruto e Furfaro per riconoscere la canzone Bella Ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita della Repubblica italiana”.

Da qui l’appello, contenuto nel disegno di legge: “Bella Ciao venga eseguita dopo l’inno nazionale in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione”. Un segnale che sarebbe importante dopo quanto avvenuto in Parlamento negli scorsi giorni, con tanto di aggressione a un deputato, Leonardo Donno, che aveva portato la bandiera tricolore al ministro Calderoli: “Sulla storia condivisa si costruisce il futuro del Paese e non certo con rigurgiti squadristi che sono una grave offesa per milioni di cittadini”.