Secondo l’ultimo bilancio della violenta esplosione, avvenuta nel pomeriggio di oggi nel centro Beirut, ci sarebbero almeno una cinquantina di morti e oltre 2.700 feriti. Tra i feriti, secondo quanto hanno confermato fonti della Difesa, ci sono anche due militari italiani dell’Unifil, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Altri militari del contingente italiano sono, invece, sotto osservazione.
Lo stabile che li ospita, anche se non si trovava nelle immediate vicinanze della zona dove è avvenuta l’esplosione, è stato danneggiato dall’onda d’urto. Il ministero della Difesa ha spiegato he “è in corso il trasferimento dei 12 militari che si trovavano a Beirut alla base di Shama. Tutti hanno avvisato di persona le loro famiglie rassicurandoli sulle proprie condizioni”.
“Le terribili immagini che arrivano da Beirut – ha scritto su twitter il premier Giuseppe Conte – descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con la Farnesina e il ministero della Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”.
Il premier libanese, Hassan Diab, in un messaggio televisivo ha chiesto ai Paesi amici di aiutare il Libano: “Lancio un appello urgente a tutti i Paesi fratelli che amano il Libano a stare al suo fianco e ad aiutarci a guarire le nostre ferite profonde”.
Absolutely HORRIFIC images coming in from Beirut where the AP now reports at least 50 are dead according to Lebanese health minister with 2,700 injured after this massive explosion at the port there.pic.twitter.com/Rtd2acxiIc
— Tony Morrison 🏳️🌈 • ABC News (@THETonyMorrison) August 4, 2020