Un vero e proprio disastro per i lavoratori della scuola. La busta paga di docenti, dirigenti e personale Ata a febbraio rischia di subire un netto taglio, con addirittura casi limite in cui lo stipendio sarà di un solo euro.
Un pasticcio che è dovuto, probabilmente, ai conguagli fiscali precedenti. In particolare le ipotesi sono due: la prima è che l’anticipo di dicembre 2023 dell’indennità di vacanza contrattuale, applicato per l’intero 2024, abbia portato a un aumento del reddito che comporterà una restituzione delle detrazioni.
O, come spiega un consulente alla Tecnica della Scuola, probabilmente il problema “va fatto risalire al conguaglio fiscale annuale che il ministero dell’Economia applica a chi lo scorso anno ha percepito compensi aggiuntivi vedendosi applicata un’aliquota minima”. Il calcolatore del Mef è automatico e oggi “ha applicato la percentuale corretta ed ecco il motivo dei tagli anche pesanti”.
Busta paga, chi riceverà un netto taglio dello stipendio a febbraio
Sono tanti i dipendenti a cui verrà tagliato lo stipendio. L’allarme nasce da un Dsga, ovvero un direttore dei servizi generali e amministrativi in ambito scolastico, che ha controllato sul portale il suo cedolino e ha scoperto che a febbraio riceverà solo un euro di compenso.
Ma il problema è diffuso, come sottolinea Ancodis, l’associazione dei collaboratori dei dirigenti scolatici, che ha condotto un sondaggio: su 500 persone oltre il 90% ha scoperto di andare incontro a una decurtazione che va da un minimo di 100 fino addirittura a oltre 800 euro nel mese di febbraio.
Per la maggior parte di loro i tagli sono tra i 200 e i 400 euro e ben il 13,5% si vedrà tagliato lo stipendio di più di 800 euro. Insomma, nonostante affitti e mutui da pagare molti dipendenti scolastici si vedranno accreditare stipendi bassissimi, con pesanti tagli e inevitabili difficoltà a saldare i loro conti, da quelli per la casa a qualsiasi altro tipo di spesa. Anche perché nessuno li aveva avvisati.