Dopo Firenze e Brandizzo, la terribile esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana pone ancora una volta il tema della sicurezza sul lavoro. Valentina Barzotti, capogruppo M5S in commissione Lavoro alla Camera, quali le cause di questa strage infinita?
“I problemi sono molteplici. C’è innanzitutto quello dell’utilizzo indiscriminato ad appalti e subappalti, a cui, come in questo caso, fanno ricorso anche le aziende partecipate dallo Stato. Una delle vittime dell’esplosione nella centrale di Bargi era un pensionato di 73 anni con partita Iva, di altre due non si conoscono l’azienda per cui lavoravano né la mansione. Di cosa stiamo parlando? Secondo l’Inail nei primi due mesi del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sono cresciute sia le denunce di infortunio, +7,2 per cento, sia le morti, +19 per cento. Sono numeri da insicurezza sul lavoro. O portiamo avanti una profonda riforma degli appalti e dei subappalti oppure non ne usciremo mai”.
A suo parere il governo sta mettendo in campo strumenti validi – vedi la patente a crediti – per provare a fermarla?
“No. In questo primo anno e mezzo il governo si è occupato di sicurezza sul lavoro solo a tragedie avvenute. Prima ancora ha tentato, fortunatamente senza successo, di tagliare le ore di formazione obbligatorie nei cantieri ad alto rischio. Quanto alla patente a punti, così com’è stata costruita nell’ultimo decreto Pnrr è ristretta al solo settore edile, tradendo quanto previsto dal Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In più, sia le forze di maggioranza sia Italia Viva hanno presentato degli emendamenti per rendere ancora meno stringente il già generoso sistema dei crediti. Così non andiamo da nessuna parte”.
Condivide la richiesta di quanti vorrebbero introdurre il reato di omicidio sul lavoro?
“Assolutamente sì. A questo proposito, in Senato il Movimento 5 Stelle ha già depositato un disegno di legge”.
Voi cosa proponete?
“Una vera patente a punti per la qualificazione delle imprese e l’istituzione della Procura nazionale del lavoro sono fra le richieste che fin da inizio legislatura abbiamo avanzato a maggioranza e governo. Sul primo punto, come detto poc’anzi, la montagna ha partorito un topolino mentre sulla Procura il Guardasigilli Nordio, intervenendo in Parlamento, si è detto contrario. Una scelta incomprensibile. Così com’è stata incomprensibile la decisione di FdI, Lega e Forza Italia di annacquare una proposta, che io stessa avevo presentato a ottobre 2022, per introdurre l’insegnamento della cultura della sicurezza nelle scuole secondarie. Alla fine è passato il testo dei meloniani che inserisce tale insegnamento dentro il più ampio percorso di educazione civica, senza destinargli un euro. L’ennesima occasione sprecata”.