Il centro abitato di Bardonecchia è sepolto dal fango dopo l’ondata di maltempo che ha interessato nelle ultime ore il comune in provincia di Torino. Ieri sera, raccontano i residenti, dopo un boato un’onda di sette metri ha travolto tutto. Una sessantina gli sfollati. Nuova allerta maltempo per le prossime ore.
Il centro abitato di Bardonecchia è sepolto dal fango dopo l’ondata di maltempo che ieri sera ha colpito il comune torinese
Tecnici e soccorritori sono al lavoro da ieri sera per ripristinare i gravi danni causati dalla frana che ha colpito il torrente Frejus a Bardonecchia. “Al momento non risultato dispersi e ci sono ancora una sessantina di persone sfollate” ha detto il sindaco, Chiara Rossetti. “Sono in stretto contatto con il Presidente della Regione Alberto Cirio – aggiunge Rossetti – che mi ha assicurato di aver già sentito il Governo tramite il Ministro Tajani. Ringrazio quanti si sono adoperati e si stanno adoperando senza sosta e i numerosi residenti e turisti che in queste ore stanno offrendo la loro collaborazione”.
Il sindaco: “Al momento non risultato dispersi e ci sono ancora una sessantina di persone sfollate”
Il Comune, intanto, ha segnalato disagi alla circolazione veicolare e consiglia di “non utilizzare mezzi a motore “per spostarsi nel concentrico di Bardonecchia e tenere comportamenti tali da consentire i lavori di ripristino”. “È sconsigliato – si legge in una nota – accedere a Bardonecchia dalla SS 335 e autostrada, al momento è chiuso lo svincolo autostradale di Oulx in direzione Bardonecchia. È consigliato l’esodo da Bardonecchia in direzione Torino attraverso la A32 e la rete ferroviaria”. Inoltre, si registrano problemi alla reti idrica e gas, che “si stanno cercando di risolvere”. “Sono ancora non completamente funzionanti – è spiegato ancora nella nota – le reti telefoniche”.
Da questa notte il personale della Viabilità della Città metropolitana di Torino sta lavorando, insieme con la Protezione civile e le forze dell’ordine, a Bardonecchia, dove una colata di acqua, fango, pietre e detriti ha causato l’esondazione del rio Merdovine nel centro abitato di Bardonecchia. Lo comunica in una nota la Città metropolitana di Torino. Chiusa la strada provinciale 216 del Melezet, in direzione Valle Stretta, dal km 0 al km 0+600, all’altezza della rotonda dove si trova la Polizia di Stato: una gran quantità di detriti impedisce l’attraversamento del ponte. “Si teme – si legge ancora nella nota – che la chiusura della 216 si protrarrà per diversi giorni”.
Auto trascinate fino a 10 chilometri di distanza dall’abitato
Erano state trascinate fino a 10 chilometri di distanza dall’abitato di Bardonecchia alcune delle auto che sono state controlllate dagli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. I tecnici hanno operato lungo l’alveo del fiume a valle dell’abitato per individuare automezzi trascinati dalla piena, identificarli e verificare che non vi fossero persone intrappolate all’interno. Nel corso della notte il Soccorso Alpino ha anche evacuato un gruppo di campeggiatori dalla zona di Rochemolles, dopo che le loro tende erano state coinvolte da una colata di fango.
Colata di fango a #Bardonecchia (TO): prosegue il lavoro di 50 #vigilidelfuoco per attività di ricerca eventuali dispersi e per la rimozione di detriti dalle strade. Istituito un posto di comando avanzato per la gestione del soccorso [#14agosto 9:45] pic.twitter.com/8pcYE7dboU
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 14, 2023
“Ieri sera, alle 10, stavamo per uscire per andare a vedere i fuochi di artificio, quando abbiamo sentito un boato come una bomba” ha raccontato un residente del condominio Mardouvine al numero civico 2 di via Papa Giovanni XXIII a Bardonecchia che si trova esattamente di fronte all’omonimo rio che ieri sera è esondato, inondando la strada di fango e detriti.
“Eravamo sul balcone del secondo piano – prosegue – terrorizzati dal frastuono. Il balcone tremava. E tremava la casa. Abbiamo visto delle onde enormi dall’alto e vedevo scendere acqua a tutto spiano con grandi masso. Vedevo delle onde alte 7 metri. Ho avuto paura, tanta”.
“Il ponte sotto della stazione si è intasato – conclude – e ha fatto da tappo. Tutte le pietre e i massi venivano giù e si bloccavano lì sotto. Era successo altre volte che si fosse intasato. Quel ponte è sempre stato un problema ma una cosa del genere non era mai capitata e non l’ho mai vista in vita mia. E’ da 30 anni che abbiamo la casa qui e ci veniamo in villeggiatura”.
Nel pomeriggio è previsto un nuovo temporale e il Comune ha invitato i cittadini a rimanere in casa
E a a Bardonecchia è allerta: nel pomeriggio è previsto un nuovo temporale e il Comune ha invitato i cittadini a rimanere in casa. Mentre continuano gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza. Anche per questo il Comune invita i cittadini a non utilizzare l’auto se non in caso di estrema necessità, e anche per lasciare spazio agli interventi di pulizia e bonifica delle strade.
Bardonecchia, il disastro provocato dalla colata di fango visto dall’alto: le immagini dal drone #Bardonecchia #Torino #localteam pic.twitter.com/9VUFkOWSDg
— Local Team (@localteamit) August 14, 2023
Musumeci: “La Protezione civile ed i vigili del fuoco stanno lavorando senza tregua”
“Resta sotto costante monitoraggio la situazione a Bardonecchia – ha dichiarato il ministro per la Protezione civil, Nello Musumeci -, in Piemonte, dopo la alluvione che ha colpito l’abitato, con fanghi e detriti. Nessuna vittima, per fortuna, e alcune decine di persone sfollate. La Protezione civile ed i vigili del fuoco stanno lavorando senza tregua, con la collaborazione delle Forze dell’ordine, mentre si resta in allerta per il possibile ritorno del maltempo nelle prossime ore. Inutile assicurare che il governo nazionale, per quanto di sua competenza, farà la propria parte per rimuovere le cause strutturali che hanno determinato la calamità”.