Sul digitale Vittorio Colao (nella foto) lancia la sua personale sfida. Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale vuole superare anche gli obiettivi ambiziosi fissati dall’Europa.
L’Ue ha degli obiettivi di digitalizzazione a 10 anni, “noi vogliamo essere più ambiziosi e mettiamo obiettivi a 5 anni: al 2026 vogliamo che il 70% della popolazione usi l’identità digitale e sia digitalmente abile, portare il 75% delle Pubbliche amministrazioni italiane a usare servizi Cloud, raggiungere almeno 80% dei servizi pubblici erogati online e 100% famiglie e imprese raggiunte dalla banda ultra larga”, ha detto in audizione alla Camera. “Per la prima volta l’Italia partirebbe avvantaggiata”.
Ma il ministro è consapevole che non si tratta di una sfida facile perché “in Italia nonostante tutti apparentemente sosteniamo l’innovazione e l’investimento abbiamo però tradizionalmente vissuto resistenze al cambiamento e velocità di implementazione degli investimenti molto ridotte”.
ROAD MAP. Adesso però tutto può cambiare, per i progetti di innovazione tecnologica ora ci sono le risorse del Recovery plan. Una quota per il ministero di Colao che, secondo le indiscrezioni, è destinata a superare i 40 miliardi di euro. Le nuove gare per la copertura delle aree grigie inizieranno a fine 2021 e l’obiettivo è di arrivare “a inizio 2022 con il processo terminato”.
Colao detta la road map: “Agcom fa le mappature delle coperture in essere, Infratel chiederà impegni a 3 anni, faremo convergere tutto in uno” schema solo, sia per la fibra ma anche per il 5G e stiamo “valutando come rendere queste mappature molto impegnative” ovvero che non siano solo promesse. “Pensiamo di partire a maggio, durerà 30-45 giorni e daremo visibilità a quello che stiamo facendo”.
Sul fronte della domanda “attendiamo l’approvazione, da parte della Commissione Ue, delle misure relative alla fase 2 dei cosiddetti ‘voucher’ a supporto dell’accesso alla rete di famiglie e imprese. Appena ottenuta, avremo circa 900 milioni a disposizione di imprese e cittadini” ha spiegato Colao. Ma la sfida non potrà essere vinta se non ci sarà la cooperazione di tutti. “La transizione digitale in quanto orizzontale – ha detto – ci richiede espressamente di coinvolgere tutti gli attori in questo sforzo. Parlo, anzitutto, della fondamentale cooperazione di tutto l’apparato amministrativo, centrale e territoriale”.