Un bambino di 6 anni scappa da scuola a Milano. Il piccolo è riuscito a fuggire dall’istituto e fare ritorno a casa dai genitori usando la scusa di dover andare in bagno.
Bambino di 6 anni scappa da scuola a Milano
La scuola italiana è in crisi. È innegabile. E non si tratta soltanto di una crisi culturale ma di una sofferenza che si ripercuote anche sulla sicurezza e sull’incolumità dei suoi studenti. Lo dimostra quanto avvenuto in un istituto di Milano dove un bambino di appena sei anni è riuscito a scappare, eludendo la sorveglianza di maestre e collaboratori scolastici. Nessuno si è accordo dell’assenza del piccolo allievo che, gambe in spalle, è uscito in strada ed è tornato a casa. La scoperta è stata appresa dal personale solo quando i genitori del bimbo hanno chiamato la polizia.
La scuola presso la quale si è consumata la vicenda, come riportato da Milano Today, si trova in via Carlo Dolci, nel capoluogo lombardo. L’istituto comprensivo, per il suo particolare posizionamento geografico, accoglie un’ampia platea di studenti che frequentano le classi dell’infanzia fino alle elementari.
La medesima struttura, nel mese di novembre 2021, era già balzata all’apice della cronaca riempendo le pagine dei giornali dopo la decisione dell’allora dirigente di vietare l’ingresso nel cortile della struttura ai genitori che accompagnavano o andavano a prendere i propri figli. Il motivo del divieto era stato spiegato in una circolare. “Diffusi episodi di malcostume, disordine e violenza socia che non sono controllabili dal numero esiguo di collaboratori presenti in organico”, si legge. Tra gli episodi che si sono verificati nella scuola, è stato riferito che due mamme si sono schiaffeggiate in presenza dei bambini e che l’agente di polizia locale intervenuto per sedare la lite sarebbe stato duramente minacciato.
È fuggito dall’istituto con la scusa di andare in bagno
Per quanto riguarda il bambino, il piccolo è scappato da scuola lunedì 24 ottobre. Quasi alla fine delle lezioni, i genitoridel “fuggiasco” si sono recati presso l’istituto in via Dolci. La conversazione con il personale scolastico è rapidamente degenerata, spingendo il padre del bimbo a contattare la polizia. In casi simili, può prendere forma il reato di abbandono di persone minori o incapaci e, a risponde dell’accusa, non è l’intero istituto ma solo la persona che era incaricata della custodia del bambino al momento della sua scomparsa ossia l’insegnante.
Il giovane studente è riuscito a fuggire usando un semplice stratagemma: chiedendo di andare in bagno e non facendo più ritorno. La maestra non si è accorta di nulla e il piccolo è uscito dai cancelli aperti lasciati incustoditi per tornare a casa. Si è trattato di un “tempo molto lungo durante il quale poteva consumarsi una vera tragedia“, ha spiegato un genitore, denunciando anche la mancanza di “continuità organizzativa” della scuola a causa di un “avvicendamento continuo di dirigenti, insegnanti e bidelli, spesso lontani dalle loro postazioni”.