Ballottaggio Francia 2022: quando si terrà il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi e come funziona la chiamata alle urne?
Ballottaggio Francia 2022: quando è e come funziona?
Nel mese di aprile 2022, il 95% della popolazione francese, pari a circa 48,7 milioni di elettori registrati, è stato chiamato alle urne per eleggere il nuovo presidente.
Il capo dello Stato in Francia viene eletto con sistema maggioritario a doppio turno: sono previsti, infatti, due differenti turni di voto. In occasione del primo turno, i francesi possono esprimere la propria preferenza tra tutti i candidati in corsa. I risultati del primo turno di elezione consentono, quindi, di individuare i due politici più votati che, di conseguenza, si sfideranno al ballottaggio durante il secondo turno.
Per quanto riguarda le ultime presidenziali francesi, il primo turno di voto si è tenuto nella giornata di domenica 10 aprile 2022. In questo contesto, gli elettori registrati hanno potuto votare scegliendo tra 12 candidati in corsa. Al termine dello spoglio, è emerso che i due politici che si sfideranno al secondo turno saranno il presidente uscente Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Si ripropone, quindi, uno scenario analogo a quello che ha già caratterizzato le presidenziali del 2017.
Data del secondo turno e riforma del 2002
Ballottaggio Francia 2022: quando si tiene? Il secondo turno di voto per le presidenziali francesi è previsto in calendario nella giornata di domenica 24 aprile. In questa circostanza, i 48,7 milioni di elettori registrati dovrà nuovamente recarsi alle urne per votare uno dei due candidati ancora in corsa.
Le urne saranno aperte, al pari di quanto già avvenuto domenica 10 aprile, dalle ore 08:00 alle ore 19:00, a eccezione di Parigi e Marsiglia. In queste due città, infatti, i seggi rimarranno aperti fino alle ore 20:00.
Il nuovo presidente francese, poi, entrerà ufficialmente in carica entro il prossimo 13 maggio 2022.
In passato, l’incarico del presidente della Francia aveva una durata di sette anni, al pari del Presidente della Repubblica in Italia. A partire dal 2002, tuttavia, la durata del mandato è stata ridotta da 7 a 5 anni. La riforma venne fortemente caldeggiata dall’allora capo dello Stato, Jacques Chirac.