Il dado sui ballottaggi è tratto. Virginia Raggi è il primo sindaco donna della Capitale d’Italia. Il Movimento 5 Stelle è stato straripante nei ballottaggi per la conquista del Campidoglio. Vittoria bulgara con un consenso superiore al 65%. Roberto Giachetti ha già riconosciuto la sconfitta. Il vero dramma del Partito democratico si registra però a Torino dove Chiara Appendino si attesta intorno al 55%. Una super rimonta quella che manda a casa Piero Fassino, con una debacle storica per il Pd. A Milano vince Beppe Sala su Stefano Parisi. Chiuse le partite di Napoli, con la conferma di Luigi De Magistris e di Bologna con il Virginio Merola bis.
I risultati definitivi
ROMA – La Capitale si prepara ad avere il primo sindaco donna della sua storia. Non c’è mai stata partita tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti. Tripudio nel comitato elettorale della Raggi per una vittoria larghissima con il 67% delle preferenze. Immediato il riconoscimento della sconfitta del candidato del Partito democratico. Sportivo Giachetti nell’ammettere una disfatta. Ma non poteva essere altrimenti con un voto così largo.
MILANO – A Milano quello che sembrava un testa a testa ha visto gradualmente affermarsi il candidato del centrosinistra Beppe Sala. Mr. Expo ha ottenuto poco meno del 52% delle preferenze dei milanesi avendo la meglio su Stefano Parisi.
NAPOLI – Luigi De Magistris confermato sindaco di Napoli con una larghissima percentuale sullo sfidante Gianni Lettieri. Quasi il 67% a De Magistris che già prima dello spoglio cantava vittoria. Una conferma in una città difficile in cui però il consenso popolare ha parlato chiaro sin dal primo turno.
TORINO – La sorpresa arriva sotto la Mole. I Cinque Stelle mettono a segno il colpaccio con Chiara Appendino che ribalta il risultato del primo turno e manda a casa Piero Fassino. La percentuale a favore della pentastallata è di poco inferiore al 55% dei voti.
BOLOGNA – Virginio Merola del Pd strappa la riconferma con poco meno del 55% dei voti. Una vittoria su cui Renzi non potrà nemmeno mettere la propria faccia. Merola, infatti, è andato per la propria strada marcando una certa divisione con i vertici romani del Partito democratico. In ogni caso, questa era una vittoria annunciata.
TRIESTE – Torna sulla poltrona di sindaco Roberto Dipiazza. Si tratta della terza volta per Dipiazza che aveva ottenuto due mandati dal 2001 al 2011. A suo favore il 53% dei voti.