Adesione “altissima” già nei primi turni di lavoro: oltre il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo, con punte anche del 100% in alcune aziende. Lo riferiscono gli stessi sindacati, sottolineando la “grandissima” partecipazione alle 43 manifestazioni che si sono svolte nel Paese.
Più di 50 mila al corteo di Bologna, con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E oltre 30 mila a Napoli, con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.
Mezzo milione di persone in oltre 40 piazze d’Italia
“Se mettiamo assieme i numeri di tutti quelli che oggi hanno deciso di scendere in piazza possiamo tranquillamente dire che più di 500mila persone in tutta Italia hanno scelto di essere in piazza per difendere la libertà e i diritti di tutti”, ha detto Landini.
Il leader della Cgil non rinuncia all’idea della “rivolta sociale”: “Noi vogliamo rivoltare – dice – come un guanto questo Paese e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone”.
“La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire – incalza Landini – che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione. È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva”.
E se per il governo le parole di Landini sono irresponsabili, per le opposizioni quello che è arrivato dalle piazze è un avviso di sfratto al governo.
Dal M5S al Pd fino ad Avs: tutti in piazza con i lavoratori
“Vuoi farti ascoltare da Meloni, Salvini e Tajani? Se fai parte del popolo, se sei un lavoratore, una giovane precaria, un pensionato e sei il più colpito dalla Manovra del governo, scendi in piazza, il tuo Sciopero viene precettato e comunque nessuno ti ascolta”, dice la vicepresidente del M5S Chiara Appendino
“Se sei una banca, appena subodori che potresti dover pagare qualche euro in più dopo anni di extraprofitti, alzi il telefono e la tassa sparisce immediatamente. Noi stiamo dalla parte degli esclusi che non vengono ascoltati e per questo anche oggi eravamo in piazza. E se ci dicono che è da ‘populisti’ io lo rivendico con orgoglio”, conclude Appendino.
“È uno sciopero generale che parte da una difficoltà di lavoratrici e lavoratori che il governo continua ad ignorare. È uno sciopero su una Manovra che taglia la sanità pubblica, che taglia la scuola, che ha mancato le promesse di aumento sulle pensioni, che non ha investimenti per il futuro, che non prevede il rinnovo di quei 5 milioni di lavoratori e lavoratrici che attendono il rinnovo contrattuale”, spiega la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Ed è anche un momento per difendere il diritto di sciopero che è un diritto previsto dalla Costituzione. Noi come Partito Democratico siamo e saremo al fianco di lavoratrici e lavoratori, dei loro rappresentanti, per chiedere l’ascolto che è mancato, per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici che questo governo continua a calpestare”, conclude Schlein.
“Questo sciopero generale promosso da Cgil e Uil è una grande mobilitazione popolare, ed è giusto essere qui e rifiutare la rassegnazione di fronte a scelte di questo governo che penalizzano la maggioranza degli italiani, non risolvono i problemi del Paese, aumentano le diseguaglianze”, afferma Nicola Fratoianni di Avs.
La precettazione del ministro e vicepremier leghista Matteo Salvini che ha ridotto a 4 ore la protesta nei Trasporti non ha sminuito la portata della mobilitazione. “Mi pare che Salvini si sia sprecato in insulti, ci ha detto che siamo degli estremisti, che siamo ridicoli, e quegli insulti sono forse rivolti a queste persone che riempiono 40 piazze in questo splendido Paese, che chiedono soltanto di essere ascoltati, di modificare le scelte che sono state fatte finora”, ha detto Bombardieri.