Dopo una breve sosta estiva che ha permesso ai calciatori e a tutte le persone impegnate dietro le quinte di staccare la spina e rigenerarsi dopo un’annata decisamente sui generis, il calcio italiano ha finalmente riacceso i motori e, dopo quattro giornate di campionato, è finalmente ripartita anche la Champions League. Tra le italiane le prime a scendere in campo sono state la Juventus, in trasferta contro la Dinamo Kiev, e la Lazio in casa contro i tedeschi del Borussia Dortmund; entrambe sono riuscite a conquistare un’importantissima vittoria che permette a loro di mettere già un piede negli ottavi di finale.
I bianconeri vincono a Kiev e si portano in testa al girone. L’esonero di Maurizio Sarri e l’arrivo di Andrea Pirlo ha inevitabilmente rotto gli equilibri interni allo spogliatoio bianconero e, complice anche le tante assenze, in questo inizio di campionato la Juventus è sembrata la lontana parente di quella squadra forte, cinica e dominante che è riuscita a vincere il campionato per nove volte in nove anni. E così, nell’attesa di capire se la giustizia amministrativa e sportiva confermerà il 3-0 a tavolino nella partita non giocata contro il Napoli, i bianconeri si ritrovano con 8 punti, frutto di una sola vittoria e di due pareggi conquistati sul campo.
L’assenza di Cristiano Ronaldo e di Dybala ha sicuramente inciso sulle prestazioni della Vecchia Signora che, però, non è riuscita ancora a trovare la propria identità, anche a causa di alcune scelte di Pirlo non del tutto condivisibili. Dopo il pareggio esterno a Crotone di tre giorni prima, la Juventus era già chiamata a invertire nella rotta nella trasferta di Kiev e i bianconeri non hanno deluso le aspettative. Grazie alla doppietta di un ottimo Álvaro Morata, che ha permesso alla Vecchia Signora di portarsi a casa la vittoria con il risultato di 0-2, i bianconeri sono già in testa alla classifica insieme al Barcellona e al 21 di ottobre, anche secondo le scommesse online a quota 2,20, Ronaldo e compagni sono tra i favoriti per il primo posto del girone, subito dietro la squadra di Leo Messi.
La Lazio ha ritrovato se stessa. Durante tutto l’arco della scorsa stagione la Lazio aveva lasciato intendere di poter impensierire la Juventus in ottica scudetto ma alla fine, dopo la ripresa del campionato, i biancocelesti si erano persi e avevano chiuso la stagione al quarto posto che ha comunque garantito alla squadra del presidente Lotito la storica qualificazione alla Champions League. In questo inizio di stagione in Serie A TIM, tuttavia, la squadra di Simone Inzaghi non è riuscita a replicare quanto di buono fatto l’anno passato e nelle prime quattro gare sono così arrivati solo quattro punti, frutto della vittoria contro il Cagliari, del pareggio contro l’Inter, della sconfitta interna per 1-4 contro l’Atalanta e di quella esterna contro la Sampdoria con il sonoro e clamoroso risultato di 3-0. In vista della partita d’esordio in Champions contro il Borussia Dortmund c’era pertanto enorme interesse nello scoprire come si sarebbero comportati i ragazzi di Inzaghi, chiamati ad affrontare la favorita per la vittoria del girone. Sin dai primi minuti della gara contro i tedeschi, la Lazio è apparsa trasformata e grazie ai goal di Immobile, Luiz Felipe e Akpa Akpro è riuscita a portarsi a casa l’incontro con un importantissimo 3-1.
Il Borussia è una delle squadre più interessanti di tutto il panorama calcistico europeo, ma la compagine allenata da Favre nulla ha potuto contro questa Lazio che ha saputo esprimersi sui livelli cui ci aveva abituato. La sensazione è che nonostante le innegabili qualità di Luis Alberto, Milinković-Savić e Immobile, il giocatore fondamentale per i biancocelesti sia l’argentino Correa, in grado di fare da raccordo tra il reparto offensivo e quello di centrocampo, di alzare il baricentro della squadra in fase di ripartenza e, soprattutto, di mettere Ciro Immobile in condizione di esprimersi al meglio.
Inzaghi si gode quindi la prima vittoria in Champions League nella sua carriera da allenatore e torna dall’esperienza europea con la convinzione di poter invertire presto la rotta anche in campionato e di rilanciarsi in zona scudetto. Pirlo, dal canto suo, spera di aver trovato la quadra ma la sensazione è che questa Juventus dovrà lavorare ancora tanto se vorrà riuscire nell’impresa di portarsi a casa il decimo scudetto consecutivo.
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