Autonomia, Mattarella promulga la legge: nessun profilo di manifesta incostituzionalità, anche grazie alla riforma del Titolo V

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge sull'Autonomia, non essendoci manifesti profili di incostituzionalità.

Autonomia, Mattarella promulga la legge: nessun profilo di manifesta incostituzionalità, anche grazie alla riforma del Titolo V

Il presidente della Repubblica ha promulgato la legge sull’Autonomia. Una decisione che arriva dopo qualche giorno di attento esame del provvedimento, approvato in via definitiva in Parlamento, da parte degli uffici del Quirinale. Alla fine il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deciso di firmare la legge sull’Autonomia differenziata e non ha rinviato il testo alle Camere come invece richiesto dai capogruppo del Movimento 5 Stelle nei due rami del Parlamento.

Autonomia, Mattarella promulga la legge

La firma di Mattarella era attesa considerando che i rilievi costituzionali che potevano essere mossi dal Colle erano in realtà vanificati dal fatto che la riforma del Titolo V, approvata nel 2001 dal centrosinistra, di fatto è il presupposto di questa riforma e la giustifica da un punto di vista giuridico. L’incognita era invece quella dei tempi: Mattarella, che aveva un mese di tempo per promulgare la legge, ha quindi impiegato poco più di una settimana per firmare il provvedimento dopo l’esame che ha portato a escludere eventuali profili di manifesta incostituzionalità.

Il capo dello Stato ha quindi promulgato la legge recante “disposizioni per l’attuazione dell’Autonomia differenziate delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”. Dal Quirinale viene sottolineato che Mattarella non aveva motivi per non firmare la legge, considerando che non sono stati rilevati profili incostituzionali. La legge entrerà in vigore a 15 giorni di distanza dalla pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.