Stellantis e Tesla vanno a braccetto, seppur con proporzioni diverse. Ed entrambe lo fanno, però, continuando a scendere sempre più in basso, con un crollo continuo delle vendite di auto in Europa. A febbraio il calo delle immatricolazioni di nuove vetture in Europa è stato del 3,1% rispetto allo stesso mese del 2024, con la peggior flessione registrata negli ultimi cinque mesi. Ma le difficoltà per il settore emerse dai dati Acea sono molto più ampie per Stellantis e Tesla, che fanno registrare cali decisamente più marcati.
A febbraio nuovo crollo per Stellantis, affonda pure Tesla
Partiamo da Stellantis: le vetture immatricolate sono state 155.970, con una flessione del 16,2% in un anno. La quota di mercato è scesa di due punti e mezzo a quota 16,2%, mentre nei primi due mesi le vendite sono scese del 16,1%. Ora, però, il gruppo spera in una svolta con il lancio di nuovi modelli elettrici a prezzi relativamente contenuti. Anche perché il settore elettrico è in crescita in Europa. Tuttavia a beneficiarne non è di certo Tesla, anzi l’azienda di Elon Musk è quella più in crisi di tutti: a febbraio ha immatricolate 16.888 vetture in Europa, con un calo del 40,1% rispetto all’anno precedente. Nei primi due mesi dell’anno la discesa è stata del 42,6% e la quota di mercato scende all’1,4% contro il 2,3% del 2024.
Nella sola Ue, le immatricolazioni sono scese del 49% su base annua nei primi due mesi, con 19mila veicoli e una quota di mercato dell’1,1%. Eppure, come detto, l’andamento di Tesla è in controtendenza rispetto a ciò che succede nel settore, con una netta crescita delle vendite di veicoli elettrici: a livello europeo parliamo di un aumento del 26%. All’opposto, Tesla sembra pagare non solo alcuni problemi operativi, ma anche quelli politici. A partire, ovviamente, dalla vicinanza di Musk al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e alle sue prese di posizione in favore dell’ultradestra in Europa, come successo nel caso dei tedeschi dell’Afd. Tornando sui dati di gennaio, si registrano flessioni – ma al di sotto del 10% – anche per Hyundai, Ford, Toyota e Nissan. Mentre a crescere sono alcuni dei principali rivali di Stellantis: Renault che fa segnare un +11%, Volkswagen in crescita del 4% e bene anche Bmw (+6%).