A decidere la partita austriaca saranno gli 800 mila voti per corrispondenza. Il vantaggio del verde Alexander Van der Bellen è leggerissimo rispetto al candidato ultranazionalista Norbert Hofer. Dopo lo scrutinio di tutti i seggi elettorali, Hofer è in vantaggio con il 51,93% su Van der Bellen, che arriva al 48,07%. Gli exit poll promettono scintille visto che il vantaggio andrebbe ad assottigliarsi a pochissime unità. Al primo turno 35% dei consensi per Hofer, 21% per l’avversario ecologista.
Nodo cruciale di questa campagna elettorale austriaca è stato il tema migranti e accoglienza. In attesa di capire se trionferà il populismo anti-immigrati o se gli elettori si coalizzeranno per fermare la sua avanzata, si torna a guardare con preoccupazione al confine di Stato. E l’Italia per tali ragioni guarda con particolare interesse all’esito delle elezioni in Austria. Anche sabato il governatore del Tirolo austriaco ha accusato senza mezzi termini l’Italia che, a suo dire, non controllerebbe il flusso di migranti attraverso il passo alpino. “Fino a poco fa questi controlli hanno dato i loro frutti e il numero di chi varcava il confine in modo illegale era diminuito. Ora però sempre più spesso vengono osservati gruppi di profughi che raggiungono Gries am Brenner (primo paese in Austria, ndr) a piedi”, ha dichiarato Günther Platter arrivando ad accusare apertamente il ministro Angelino Alfano di “distribuire inefficaci tranquillanti su presunte verifiche” che invece non ci sono.