Lo scostamento di bilancio è necessario per far fronte all’aumento delle bollette. Sul Superbonus il ministro Daniele Franco e il premier Mario Draghi stanno sbagliando. È quanto sostiene Antonio Federico, neoeletto capogruppo del Movimento Cinque Stelle in commissione Ambiente della Camera.
L’Ue nelle stime invernali rivede al ribasso il Pil italiano nel 2022 prevedendo un +4,1%. La spinta propulsiva della crescita si è arrestata?
“Mi auguro proprio di no, ma le aziende sono in difficoltà e paghiamo il fatto che i governi passati non hanno puntato con decisione sull’autonomia energetica del Paese, che solo le ecoenergie possono garantire. Poi si fanno errori come quello del blocco dei cantieri Superbonus”.
Le previsioni di breve termine, sostiene l’Ue, sono oscurate dalla prolungata interruzione di forniture e dal brusco aumento dei prezzi dell’energia. Il governo ha annunciato un intervento di ampia portata contro il caro bollette. Ma la nuova tranche di aiuti dovrebbe oscillare tra i 5 e i 7 miliardi. Saranno sufficienti?
“Saranno un altro tassello, ma indubbiamente serve più coraggio. E si deve affrontare il caro bollette da due fronti: la sterilizzazione degli aumenti nel breve termine e la costruzione di una risposta strutturale che non può che passare da un’accelerazione senza precedenti su efficienza energetica – e in questo il Superbonus è centrale –, fonti rinnovabili, reti intelligenti e tecnologie per l’accumulo. In questo contesto la Gigafactory di Termoli è un’opportunità senza precedenti non solo per il territorio molisano, da dove provengo, ma per tutto il Paese”.
Il ministro Stefano Patuanelli contro l’aumento delle bollette è tornato a chiedere lo scostamento di bilancio che “in questa situazione – ha detto – non può essere considerato debito cattivo”. Che ne pensa?
“Penso che in questa fase la priorità sia mettere il Paese in condizione di rialzarsi. Se non aiutiamo famiglie e imprese a reggersi in piedi davanti al duro colpo del caro energia non potranno camminare con le loro gambe per far ripartire l’economia, tutto qui. Ecco perché il ministro Patuanelli ha ragione quando dice che questo è debito necessario, se non un vero e proprio investimento. Poi non dimentichiamoci che siamo nel pieno di un’emergenza, quella energetica, scoppiata a sua volta nel pieno di una pandemia”.
Sul Sostegni ter ci sono state una serie di audizioni in Senato. Nel mirino di sindacati e mondo produttivo oltre alla richiesta di maggiori risorse contro il caro bollette ci sono i limiti alla cessione dei crediti legati ai bonus edilizi e l’esiguità dei fondi stanziati a favore delle imprese. Quale la sua opinione?
“Lo accennavo poco fa: imprese e famiglie sono esauste per questo continuo ‘stop and go’ sul Superbonus: il Governo deve intervenire subito con un provvedimento, come già chiesto proprio da Patuanelli peraltro. È un copione già visto per reprimere le frodi, o almeno con questo pretesto, Draghi e Franco hanno bloccato la cessione dei crediti e quindi fermato migliaia di cantieri. Certe norme non possono nascere nel chiuso di una stanza del ministero o di Palazzo Chigi: li hanno ascoltati gli imprenditori del settore? E i tecnici e gli operatori del credito? A giudicare dalle proteste ‘unanimi’ direi proprio di no. Ad ogni modo, se non interverranno loro abbiamo già pronti gli emendamenti frutto del confronto con i soggetti interessati. E recupereremo anche il tempo perso eliminando il paletto del 30% dei lavori da fare a fine giugno per le unifamiliari”.
I sindacati sostengono che continuare a considerare nel rinnovo dei contratti nazionali l’Ipca, depurato dai costi energetici, non può rappresentare uno degli indicatori su cui negoziare gli aumenti salariali. Cosa ne pensa? C’è un problema di bassi salari? C’è speranza che si introduca il salario minimo?
“Che ci sia un problema di bassi salari non è un’opinione, ma un fatto acclarato. Che serva una legge sul salario minimo pure: basta guardare a cosa accade negli altri Paesi. Il MoVimento 5 Stelle lotterà senza sosta per ottenere questo risultato. È una conquista di civiltà, come il Reddito di cittadinanza. Con il sostegno dei cittadini riusciremo a sfondare anche questo muro”.