“Il Governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica. Il Governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a Genova, parlando dell’aumento delle bollette di luce e gas (leggi l’articolo).
Aumento bollette luce e gas, Draghi promette aiuti di stato: a chi spetteranno?
“La storia recente di Genova – e il coraggio dei genovesi – ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del Governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il Senatore Renzo Piano e tutti coloro che sono stati coinvolti nell’opera di ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello”.
“La crescita del porto passa attraverso il miglioramento della qualità della vita per i cittadini. Per questo, sempre nel Pnrr, sono previsti interventi per riqualificare diversi quartieri – ha sottolineato Draghi -. Come proposto dal Comune e dalla Regione, investiamo oltre 130 milioni di euro per ristrutturare edifici e recuperare immobili confiscati alla mafia e alloggi popolari, per favorire associazioni culturali e senza fini di lucro, per aiutare con specifiche agevolazioni i giovani che vogliono vivere vicino al porto”.
Sull’aumento delle bollette, in risposta ad alcune interrogazioni, è intervenuto oggi anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà: “Il governo è consapevole di come l’aumento impatti negativamente sulle aziende, per questo sono state introdotte significative novità come l’annullamento degli oneri di sistema nel primo trimestre. Tali interventi hanno solo mitigato gli aumenti. Ribadisco la volontà del governo a reperire risorse per ridurre l’impatto. Una delle chiavi di volta è una politica europea di stoccaggi comuni, con oneri minori per gli acquisti di stock invernali”.