“Vengono segnalati anche in Italia focolai di varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare della variante delta, che presentano una maggiore trasmissibilità e/o la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria”. È quanto riferisce il report della cabina di regia Iss-Ministero Salute sul Covid-19 che sarà reso noto in serata nel corso della conferenza stampa settimanale del presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.
“La circolazione della variante delta – riferisce ancora il report sulla circolazione della variante delta in Italia – sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. E’ necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”.
“Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc – aggiunge l’Iss -, della presenza di focolai causati dalla variante delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.
L’impennata di casi per la variante Delta, e Delta plus, “ci sarà”, ne è convinto il virologo all’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi, Fabrizio Pregliasco. “Siamo solo indietro rispetto all’Inghilterra – ha aggiunto l’esperto parlando al Corriere -. Ma il colpo di coda arriverà. Se siamo fortunati, sperabilmente, i casi gravi non cresceranno proporzionalmente al contagio”.
Ieri era stato il presidente della Fondazione Gimbe (leggi l’articolo), Nino Cartabellotta, a richiamare l’attenzione sulla diffusione della variante delta in Italia: “Non è accettabile una gestione ‘attendista’ della variante Delta – aveva detto -, contro la quale occorre attuare tempestivamente le misure raccomandate dall’Ecdc: potenziare sequenziamento e contact tracing, attuare strategie di screening per chi arriva dall’estero, accelerare la somministrazione della seconda dose negli over 60 e nei fragili, commisurando l’intensità delle misure non farmacologiche di contenimento del contagio alla loro copertura completa”.