È di almeno 40 morti e oltre cento feriti il bilancio provvisorio dell’attentato terroristico avvenuto in una sala concerti di Crocus City Hall, a Mosca. Il comunicato dell’Fsb, il servizio segreto russo, non ha aggiunto altri dettagli se non che le forze speciali stanno conducendo un’operazione di ricerca nella zona sala concerti di Mosca. L’attacco in serata è stato rivendicato dall’Isis.
È di almeno 40 morti e oltre cento feriti il bilancio provvisorio dell’attentato avvenuto in una sala concerti di Crocus City Hall, a Mosca
I vigili del fuoco hanno evacuato quasi 100 persone dalla sala, ha spiegato il ministero delle Emergenze russo, aggiungendo che sono in corso le operazioni di salvataggio per quanti si sono rifugiati sul tetto dell’edificio.
Secondo le prime ricostruzioni almeno tre uomini in tuta mimetica avrebbero fatto irruzione nella sala e dopo aver aperto il fuoco con delle armi automatiche avrebbero lanciato una granata o una bomba incendiaria, provocando un violento incendio all’interno dell’edificio, il cui tetto è crollato.
Almeno tre persone in mimetica hanno fatto irruzione nella sala concerti Crocus City Hall e hanno iniziato a sparare
Il procuratore generale russo ha spiegato che individui non identificati in mimetica hanno fatto irruzione nella Crocus City Hall e hanno iniziato a sparare prima che iniziasse il concerto, riporta la Tass. Nel frattempo, il Servizio di sicurezza federale russo Fsb ha confermato che persone sono rimaste uccise e ferite.
L’Isis, ha riferito la Cnn, ha rivendicato l’attacco armato a Mosca in un comunicato pubblicato su Telegram. Gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell’Isis-K, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante.
Kiev: “Non abbiamo nulla a che fare con la sparatoria”
“L’Ucraina non ha assolutamente nulla a che fare con la sparatoria. L’Ucraina non ha mai utilizzato il terrorismo come metodo di guerra” ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak. In precedenza il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale americano, John Kirby, commentando l’accaduto aveva affermato che “al momento non vi e alcuna indicazione che nella sparatoria siano coinvolti elementi ucraini”.