L’assegno unico per i figli partirà a luglio e avrà un importo di 167,50 euro per figlio per chi ha fino a 7mila euro di Isee. Servirà a includere nelle misure di sostegno alle famiglie con figli tutti quei soggetti che finora sono rimasti esclusi. Sarà in vigore dal 1° luglio prossimo e fino al 31 dicembre 2021.
Assegno unico per i figli: chi ne ha diritto e qual è l’importo per ciascun figlio
La validità dell’assegno unico per i figli decadrà a partire dal 1° gennaio 2022 quando entrerà in vigore l’assegno unico e universale che a quel punto sostituirà e riunirà in un’unica soluzione tutti i sostegni oggi previsti per le famiglie. La misura transitoria è legata all’Isee la cui soglia viene alzata fino a 50 mila euro. Quindi una famiglia con Isee fino a 7mila euro avrà diritto all’importo massimo di 167,5 euro per figlio.
Dai 15mila euro l’importo si dimezza e scende a 83,5 euro (a figlio); con un Isee tra 40 e 50mila euro l’assegno sarà di 30 euro a figlio. Aumenta in parallelo anche l’importo degli assegni familiari percepiti da 4 milioni di famiglie: +37,5 euro a figlio, +55 euro dal terzo figlio.
Per ottenere l’assegno unico per i figli in vigore dal primo luglio è necessario fare domanda sul portale dell’Inps, anche via Caf o patronato. L’assegno verrà accreditato entro 30 giorni sull’iban del richiedente. Anche i destinatari del reddito di cittadinanza possono ottenerlo e senza fare domanda: la cifra verrà accreditata in automatico con il reddito ma senza la quota legata ai figli e non avrà i limiti di spesa previsti per il reddito.
L’assegno unico fino a 21 anni: la tabella Isee e la simulazione
L’assegno ponte è collegato anche al numero dei figli e quindi cresce con l’aumentare della famiglia. La cifra massima per figlio con un Isee fino a 7mila euro è di 167,5 euro mensili. Ma dal terzo figlio in poi l’importo base aumenta del 30%: quindi per una famiglia con Isee fino a 7mila euro e 3 figli l’assegno mensile sarà di 653 euro. Per figli con disabilità, all’importo base vengono aggiunti 50 euro così da arrivare ad un massimo di 217,5 euro a figlio.
Restano comunque in vigore fino al 31 dicembre 2021 tutte le altre misure previste per i nuclei famigliari con figli. L’”assegno ponte” infatti si aggiunge a questi sostegni e non li sostituisce. Quindi sono confermati gli assegni famigliari (per chi già li percepisce), i bonus bebè, i bonus asili nido, le detrazioni fiscali per i figli a carico. Solo per il 2021 vengono stanziati 30 milioni di euro per i Caf.
Assegno unico: come richiederlo
L’importo mensile dell’assegno varia a seconda del reddito Isee e del numero dei figli minori. Le domande si potranno presentare a partire da luglio presso il portale internet dell’Inps (o tramite CAF e Patronati). L’Inps fornirà le istruzioni per presentare le domande e consentire le erogazioni a partire dal 1 luglio. Dopo l’accettazione della domanda, il beneficio sarà erogato ogni mese sul conto corrente dei richiedenti.
In genere la decorrenza del beneficio è a partire dal mese di presentazione della domanda. Tuttavia, per le domande presentate entro il 30 settembre saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio. L’accredito avviene sull’ Iban del richiedente. In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno potrà essere accreditato in misura pari al 50% sull’Iban dell’altro genitore.
Gli importi e le tabelle
Gli importi sono maggiori nel caso di famiglie con 3 o più figli. L’importo per ogni figlio viene aumentato del 30 per cento. L’importo massimo, se si prendono in considerazione livelli di Isee inferiori a 7mila euro, passa ad esempio da 167,5 euro a circa 218 euro a figlio al mese. E, se l’importo massimo mensile raddoppia a 335 euro per famiglie con 2 figli, più che triplica a 653 euro mensili per famiglie con 3 figli.
Gli importi sono maggiori anche quando ci sono figli con disabilità. In questo caso l’importo mensile per figlio è maggiorato di 50 euro. Quindi, per livelli di Isee
inferiori a 7mila euro l’importo mensile per figlio disabile è pari a 217,5 euro nel caso di nuclei con tre o più figli. La ministra della famiglia Elena Bonetti oggi promette: “A gennaio faremo anche di più: l’assegno sarà esteso ai figli fino a 21 anni. E studieremo un meccanismo per non disincentivare il secondo percettore di reddito, di solito la donna”.
Assegno temporaneo per i figli: i requisiti
L’assegno unico, in base alla norma “ponte” in vigore da luglio a dicembre per le famiglie con meno di 50mila euro di Isee, darà un beneficio medio nel 2021 di 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Lo si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri. La norma ponte si applicherà a chi oggi non gode già di assegni famigliari e il beneficio spetterà a decorrere dal mese in cui si farà domanda. L’assegno “ponte” sarà compatibile con il reddito di cittadinanza e con eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni.
Per accedere all’assegno “ponte”, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un ISEE inferiore a 50.000 euro annui. Inoltre, il richiedente deve rispettare uno dei seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;
- oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- deve essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
- essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
L’assegno si corrisponde per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE; in particolare, gli importi risultano decrescenti al crescere del livello dell’ISEE. Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore riceve una maggiorazione del 30% e per ciascun figlio minore con disabilità, inoltre, gli importi sono maggiorati di 50 euro. Il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.