Milano, 19 ago. (askanews) – Un gruppo di magistrati della Corte Suprema di Giustizia del Venezuela sta esaminando i documenti presso il Consiglio Elettorale Nazionale del Paese (Cne) per fare una valutazione dei risultati delle contestate elezioni del 28 luglio.
Il Cne ha proclamato vincitore delle elezioni l’uomo forte Nicolas Maduro, assegnandogli il 52% dei voti espressi, ma non ha fornito una ripartizione dettagliata dei risultati. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno già dichiarato che le elezioni presidenziali in Venezuela sono state carenti di “trasparenza e integrità” e la verifica in corso non offre garanzie reali, mentre nel paese sale la tensione.
L’opposizione del Paese sudamericano sostiene che le elezioni sono state rubate e nello scorso fine settimana ha chiamato alla mobilitazione i suoi sostenitori in patria ma soprattutto all’estero con decina di cortei contro Maduro.
Secondo l’opposizione, il suo candidato Edmundo Gonzalez Urrutia, che aveva sostituito la leader del partito Maria Corina Machado dichiarata ineleggibile dal regime, ha ottenuto il 67% dei voti. Entrambi vivono in clandestinità da circa 15 giorni, mentre Nicolàs Maduro ha dichiarato che meritano di andare “in prigione”.