Boca Chica (Texas), 6 giu. (askanews) – È il caso di dire: un successo senza precedenti. Se non altro perché stavolta la compagnia spaziale privata americana Space X, del patron di Tesla Elon Musk, ha completato senza esplosioni inattese tutti i task del quarto volo test della navetta spaziale Starship, progettata soprattutto come lander lunare per riportare l’umanità sulla Luna con le missioni Artemis ma, un domani, anche per arrivare fino a Marte e oltre.Starship (ad oggi il sistema di lancio più potente del mondo, alto quasi 122 metri) è partita regolarmente dalla base spaziale in Texas e dopo un’ascesa regolare ha raggiunto e superato la linea di Karman che segna il confine ideale tra l’atmosfera terrestre e lo Spazio, fissata convenzionalmente a 100 km d’altitudine.Dopo la separazione, mentre l’astronave completava il giro del pianeta a una velocità di poco inferiore ai 28mila km orari, necessari per rimanere stabilmente in orbita bassa terrestre, il primo stadio del lanciatore Super heavy è rientrato regolarmente sulla Terra con un ammaraggio morbido nel Golfo del Messico, come previsto.Nel frattempo Starship ha continuato la sua traiettoria per tornare nell’atmosfera dopo circa un’ora di volo nello Spazio, dimostrando la propria capacità di sopportare le fasi più critiche del rientro sulla Terra e l’adeguato funzionamento dei flap per il controllo della navetta nel volo atmosferico con elevate temperature e alte velocità, di gran lunga superiori a quella del suono.Nonostante un piccolo brivido sul finale, quando proprio a causa dell’attrito dell’atmosfera e delle temperature che possono superare i 1.400 gradi, alcune parti del rivestimento dei flap si sono infiammate e hanno cominciato a staccarsi, la navetta ha completato la missione ed è ammarata con successo nell’Oceano, fra gli applausi e l’entusiasmo dei tecnici a terra.
Leggi anche
Altra stretta alla Naspi: dal governo nuovo schiaffo ai lavoratori
20/12/2024 22:54
Record di occupati? Sì, ma spopolano i part time
20/12/2024 22:53