Roma, 19 set. (askanews) – Giulio Regeni è stato “torturato nel modo più bieco possibile. Sono però fiero e orgoglioso della risposta dell’Italia”. Così ha detto Matteo Renzi, a margine dell’udienza del processo, a Roma, sulla morte del giovane ricercatore friulano, avvenuta in Egitto nel 2016. “Non avevamo alcun segno. Il 31 gennaio eravamo preoccupati, ma speravamo che fosse in vita. Non avevamo elementi nell’uno o nell’altro senso”, ha aggiunto il leader di Italia Viva.”Le istituzioni italiane hanno fatto tutto quello che dovevano, durante e dopo quando abbiamo respinto il tentativo egiziano di crearsi una verità di comodo. Sono molto fiero ed orgoglioso della risposta che l’Italia ha dato perché altri paesi, a cominciare dalla Francia e dal Regno Unito, hanno avuto approcci diversi. Questa consapevolezza nulla toglie al dolore di una famiglia cui hanno strappato un figlio. Penso sia un dolore sostanzialmente irrecuperabile”. “Quello che abbiamo spiegato oggi in aula con dovizia di particolare anche rispetto a certe polemiche assurde”, ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio, “perché sembra quasi in alcuni casi che la responsabilità sia di parte italiana, è che Giulio è stato ammazzato dagli egiziani e gli italiani hanno fatto di tutto per salvarlo. Ma non è bastato”, ha aggiunto.
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