Roma, 19 giu. (askanews) – Nuova udienza nell’aula bunker di Rebibbia, del processo per il sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore trovato senza vita il 3 febbraio 2016 in Egitto. Imputati sono quattro ufficiali egiziani della National Security. L’avvocata della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini, poco prima dell’udienza, accanto ai genitori di Giulio, i signori Claudio Regeni e Paola Deffendi, ha detto:”Oggi dovrebbe essere proiettato il video in cui Giulio parla con il venditore ambulante Abdallah, che poi lo denuncia alla National Security egiziana dopo aver ripreso tutta la scena e aver cercato di far cadere in trappola, più volte, Giulio. Giulio però non cade mai nei tranelli dell’ambulante e anzi è sempre molto didattico nelle sue risposte”.”È chiaro dal video che parlano due lingue diverse – ha aggiunto – non solo perché non si capiscono, Giulio parla un arabo classico e Abdallah il dialetto egiziano che Giulio stava imparando; quindi non si capiscono anche perché hanno intenti diversi: Giulio è lì per aiutare e Abdallah è lì per poi consegnarlo alla National Security”.
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