Genova, 14 mag. (askanews) – “Le opposizioni sono compatte. Chiediamo le dimissioni di Toti semplicemente perché una persona che in un’intercettazione dice che la Diga di Genova, opera da 1,3 miliardi di denaro pubblico, ‘è per Spinelli’, che è un finanziatore di Toti, non più più governare questa Regione. Basterebbe soltanto questa frase ma c’è tutto il mondo che abbiamo visto, oltre a questa frase”. Lo ha detto ad Askanews il capogruppo della Lista Sansa in Regione Liguria, Ferruccio Sansa, a margine della prima seduta del Consiglio regionale dopo il terremoto giudiziario che ha ha portato agli arresti domiciliari il governatore Giovanni Toti con l’accusa di corruzione.”Voltiamo pagina – ha aggiunto Sansa – anche perché la Liguria non può più permettersi l’immobilismo, con un presidente ai domiciliari, la sua sedia vuota e nessuno che decide più. Io credo però che sia anche una grandissima possibilità, un’occasione imperdibile per cercare di siglare un patto di fiducia con i cittadini. Non parlo della mia coalizione, non è una questione soltanto elettorale, è una questione morale. La Liguria deve fare un nuovo patto e cercare di rinascere e guardare avanti. La premessa è: tagliamo tutti, centrosinistra e centrodestra, politica ed economia, il legame con quel mondo, il mondo degli Spinelli”.
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