Roma, 21 ago. (askanews) – L'”incoronazione” di Kamala Harris e del suo vice Tim Walz alla candidatura per le presidenziali è arrivata dai delegati democratici alla Convention di Chicago nel consueto roll call, quasi una formalità anche se ha ribadito l’unità del partito a livello territoriale: ma soprattutto da Barack e Michelle Obama, suoi mentori e timonieri ideali del partito in un momento chiave. “Yes she can”, ha detto Barack davanti alla folla in delirio e Michelle gli ha fatto eco con “hope is making a comeback”, la speranza sta tornando, un’allusione al famoso poster-simbolo della prima campagna di Obama nel 2008. E i militanti, galvanizzati dalla leggendaria first couple e dai sondaggi di una campagna che ha riportato i dem in sella, lo dicono chiaramente: “Ho la stessa sensazione del 2008, sono eccitata e piena di energia”. “La cosa meravigliosa dell’energia è che è iniziata con il fantastico presidente che abbiamo avuto, Barack e Michelle come first lady. E ora è come correre una maratona, stiamo passando la torcia. E quindi l’energia continuerà a crescere”.Anche il marito di Kamala Harris, Doug Emhoff, ha preso la parola e, fra battute e ricordi della loro storia d’amore, l’ha presentata al pubblico esaltandone le qualità morali e umane: “Trova gioia nel perseguire la giustizia. Si oppone ai bulli e li affronta, proprio come mi hanno insegnato i miei genitori. Le piace vedere le persone che stanno bene, ma detesta quando vengono trattate ingiustamente. È convinta che questo lavoro richieda una curiosità di fondo, per sapere come stanno le persone. La sua empatia è la sua forza”.
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