Sydney, 3 mag. (askanews) – La protesta per l’offensiva israeliana a Gaza arriva anche in Australia con le stesse modalità: un accampamento pro palestinese a Sydney, ma anche a fianco studenti pro-israeliani. Come in altri campus nel mondo, il dibattito è fitto e ci sono anche ebrei dalla parte dei palestinesi come Maggie Korenblium: “Io non credo che il movimento faccia sentire poco sicuri gli ebrei, io come ebrea non mi sento minacciata, penso che sia Israele che vuole farci sentire minacciati ma non è la realtà sul terreno”.Deaglan Godwin, studente di arte e scienza, dice “Per noi la Columbia University di New York è stata un’ispirazione e poi un monito. Ispirazione a chiedere alla nostra università di tagliare i ponti con Israele, monito che il governo può usare la forza bruta contro i dimostranti”.Ma ci sono anche i manifestanti pro Israele, che temono che la situazione sfugga di mano, come Adam Marks, anche lui studente: “se continuiamo su questa via le cose finiranno fuori controllo come abbiamo visto in America e in Francia e altri paesi e ho paura per i miei compagni studenti”.
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