Calenzano (Firenze), 9 dic. (askanews) – É di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi il bilancio in aggiornamento dell’esplosione della raffineria Eni a Calenzano, in provincia di Firenze, mentre i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpat) sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, corsi d’acqua inclusi. Gli imprenditori della zona raccontano:”Non ho visto… Ho sentito una gran botta, come se fosse una bomba, un missile, ha sfondato tutte le porte, i vetri, tutto”, ha raccontato un signore che ha la testa fasciata. “Si stava lavorando nel magazzino, io ero proprio vicino alle porte del magazzino accanto, si è sentito un boato ed è esplosa una cisterna”, ha spiegato un altro imprenditore. “Lì per lì ho pensato a uno scherzo con la bomba carta. Io ero proprio lì ho visto la fiammata, e ho capito che era la cisterna, le cisterne qui ci sono da tanti anni, ma non si mettono vicino alle fabbriche, si mettono lontano da tutto”, ha aggiunto.La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha detto di seguire “con apprensione” le conseguenze dell’incendio avvenuto nello stabilimento Eni a Calenzano e ha espresso “il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite” e il “ringraziamento” a tutti i soccorritori. “I dipendenti sono tutti a posto, erano dietro nel capannone”, ha dichiarato ancora il signore con la testa fasciata. “È la prima ditta dietro sull’angolo. Io mi sono fatto un taglio alla testa, ho la vetrata sopra, sono caduti dei vetri”, ha concluso.
24/12/2024
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