Catalogna: “se arrestano Puigdemont torneremo in piazza”

Barcellona, 8 ago. (askanews) – Se l’ex capo del governo regionale catalano Carles Puigdemont, sfuggito ancora una volta al mandato di cattura dei giudici spagnoli, sarà alla fine arrestato, ci saranno nuove manifestazioni: a dirlo sono i sostenitori di Puigdemont, scesi in piazza oggi per accoglierlo al suo ritorno in Spagna per la prima volta dopo sette anni e mezzo passati a Bruxelles per sfuggire a quella da lui definita una persecuzione politico-giudiziaria per l’organizzazione del referendum sull’indipendenza della Catalogna tenutosi nel 2017 nonostante fosse stato dichiarato incostituzionale da Madrid.”Se lo arrestassero, sarebbe una detenzione illegale, come abbiamo detto tante volte” dice Neus, una delle migliaia di manifestanti che hanno assistito oggi al comizio tenuto da Puigdemont vicino al parlamento regionale a Barcellona, prima di far perdere ancora una volta le sue tracce. “Perché c’è una legge di amnistia”, dice, quindi se fosse arrestato “continueremo a testa alta non c’è dubbio, per difendere la democrazia e i suoi diritti politici, affinché non lo arrestino, perché non c’è nessun motivo per farlo e ancor meno con una legge di amnistia in vigore”.”Sì la situazione è strana dall’inizio”, sostiene Joan, un altro manifestante, “e ancor più strana quando c’è una legge di amnistia che dovrebbe garantire che possa effettivamente esercitare i suoi diritti. Quindi è strana dall’inizio, sì, ma è strana perché in Spagna c’è un colpo di Stato giudiziario con dei giudici che si rifiutano di applicare la legge approvata democraticamente dal Parlamento. Quindi sì, se lo arrestano torneremo in piazza, e ci torneremo tutte le volte che dovesse servire per dare sostegno non solo a lui ma a tutti i nostri leader”.