Bruxelles, 22 gen. (askanews) – Se Israele non è d’accordo con la soluzione su due Stati “dobbiamo discuterne e studiare quale altra soluzione hanno in mente”. Lo ha detto il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, interpellato dalla stampa a Bruxelles al suo arrivo al Consiglio Affari esteri sulle recenti dichiarazioni del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, contro la creazione di uno Stato palestinese, malgrado le pressioni degli Stati uniti in tal senso.Borrell ha ricordato che il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha definito “inaccettabile” la posizione di Israele contro “una soluzione che è stata approvata dalle Nazioni Unite” e “sostenuta da tutta la comunità internazionale”.”Quindi se non sono d’accordo, dobbiamo discuterne. Per questo siamo qui. Se sono o non sono d’accordo, dobbiamo discuterne – ha aggiunto – vengono qui e ne discutiamo, studiamo quale altra soluzione hanno in mente. Quale altra soluzione hanno in mente. Di costringere i palestinesi ad andarsene? Di ucciderli? Sono già 25.000 a Gaza, il 70% sono donne e bambini”. Borrell ha ammonito sul fatto che le operazioni militari stanno “seminando odio per generazioni”.”Sappiamo bene cosa sia Hamas e cosa abbia fatto, e certamente lo respingiamo e lo condanniamo. Ma la pace e la stabilità non si possono costruire solo con strumenti militari”, ha concluso.
Borrell: Israele non può costruire la pace solo con mezzi militari
Se Israele non è d'accordo con la soluzione su due Stati "dobbiamo discuterne e studiare quale altra soluzione hanno in mente".