Porano, 14 nov. (askanews) – Il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha fatto visita alla sede di Porano dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IRET), che svolge attività di ricerca di rilevanza internazionale in ambito di biodiversità e sostenibilità ambientale. Il Ministro è stato accolto nella storica e suggestiva sede di Villa Paolina. Un incontro volto a discutere sugli importanti progetti PNRR del CNR-IRET anche a livello internazionale con attività legate al monitoraggio, al cambiamento climatico, alla biodiversità e alla sua conservazione. Queste le parole di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca: “Noi crediamo molto in questo tipo di ricerca, crediamo anche nella capacità degli enti di ricerca e delle università di essere di supporto ai territori. Un’iniziativa come questa, ossia il recupero di una bellissima villa settecentesca, la tutela di posti di lavoro, quindi un’operazione scientifica, culturale e occupazionale nel contempo, è il coronamento di un percorso perfetto. Noi qui facciamo scienza, nella bellezza, nella cultura, ristrutturiamo una splendida villa settecentesca e portiamo un risultato estremamente innovativo alla scienza italiana”.In particolare, sono state presentate le prospettive e le sfide del “National Biodiversity Future Center”, probabilmente il più grande progetto mai finanziato sulla biodiversità, coordinato proprio dal CNR e dell’ambizioso progetto “Itineris”, che raccorda tutte le Infrastrutture di Ricerca in campo ambientale. È poi intervenuta la prof.ssa Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR: “Oggi siamo in visita a IRET, qui a Porano, che è l’istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri, un istituto molto importante del CNR, che oltre a queste altre sei sedi, quindi sette sedi in totale in tutta Italia e si occupa appunto della ricerca nel campo della biodiversità, dell’inquinamento, dell’impatto dell’inquinamento sui nostri ecosistemi, ma anche della parte di recupero degli ecosistemi degradati, soprattutto a livello di foreste, parchi, laghi e anche della città”.Diverse le linee di ricerca portate avanti dal CNR- IRET. In chiusura anche l’intervento di Carlo Calfapietra, Direttore CNR-IRET: “È un istituto che sta crescendo molto grazie ai progetti del PNRR, ma anche alle infrastrutture di ricerca. In particolare ci occupiamo di biodiversità, di cambiamenti climatici, coordiniamo come CNR il grande centro nazionale della biodiversità, in particolare qui come IRET coordiniamo la parte terrestre e lavoriamo su tanti temi molto applicativi, molto interessanti sulla difesa della biodiversità. Il tema della restoration, quindi del recupero, coordiniamo la rete ICOS delle infrastrutture di ricerca sulle stazioni di misura dei flussi di carbonio e quindi questa combinazione della biodiversità con i cambiamenti climatici diventa un fiore all’occhiello del nostro istituto”.Un progetto globale di ricerca per un futuro sempre più sostenibile.
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