Bangladesh, almeno 300 morti in proteste antigovernative

Si prevede che in Bangladesh le proteste riprenderanno in giornata, nonostante il coprifuoco di tre giorni imposto nel Paese.

Dacca, 5 ago. (askanews) – Almeno 300 persone sono morte nelle proteste antigovernative in Bangladesh, secondo un bilancio dell’Afp sulla base delle notizie fornite da polizia, funzionari e fonti sanitarie ufficiali del Paese. Solo nella giornata di domenica è stato registrato un bilancio di 94 vittime. Si prevede che le proteste riprenderanno in giornata, nonostante il coprifuoco di tre giorni imposto nel paese.

Si prevede che in Bangladesh le proteste riprenderanno in giornata, nonostante il coprifuoco di tre giorni imposto nel Paese

Nella capitale Dacca sono stati segnalati massicci schieramenti di soldati e polizia, con molte forze di sicurezza che pattugliano le strade principali e barricano i percorsi verso l’ufficio della prima ministra Sheikh Hasina. I disordini sono scoppiati mentre i leader dei movimenti studenteschi hanno dichiarato una campagna di disobbedienza civile per chiedere le dimissioni della premier Sheikh Hasina. La protesta studentesca è iniziata con una richiesta di abolizione delle quote per il pubblico impiego il mese scorso, ma ora si è trasformata in un movimento antigovernativo più ampio.

Il capo dell’esercito del Bangladesh ha annunciato alla Tv di Stato la formazione di un governo ad interim

“Mi assumo la piena responsabilità”, ha dichiarato alla televisione di Stato il capo dell’esercito del Bangladesh, Waker-Uz-Zaman, annunciando la formazione di un governo ad interim. “Il Paese ha sofferto molto, l’economia e’ stata colpita, molte persone sono state uccise: e’ ora di fermare la violenza. Spero che dopo il mio discorso la situazione migliori”, ha proseguito il generale, anche se la sua nomina a capo di un governo ad interim non e’ stata immediatamente chiara. Il prossimo sviluppo istituzionale nella situazione caotica in cui il Bangladesh e’ precipitato e’ stato chiarito dopo che Waker ha detto che parlera’ con il presidente per formare il governo provvisorio. Il generale ha gia’ avuto colloqui con i principali partiti di opposizione e con i membri della societa’ civile, ma non con l’Awami League dell’ex premier Sheikh Hasina, che si e’ dimessa ed e’ fuggita dalle proteste di massa in corso a Dacca. “Se la situazione migliora, non c’e’ bisogno di un’emergenza”, ha proseguito l’uomo forte del Bangladesh, assicurando che le nuove autorita’ “perseguiranno tutti gli omicidi” dopo settimane di proteste mortali. “Ora il compito degli studenti e’ quello di mantenere la calma e aiutarci”, ha chiesto Waker. Ufficiale di fanteria di carriera, ha trascorso quasi quattro decenni nelle forze armate, prestando servizio per due volte come peacekeeper delle Nazioni Unite e nell’ufficio del primo ministro. L’ufficiale dall’aspetto mite e con gli occhiali e’ stato nominato capo di stato maggiore dell’esercito all’inizio del 2024.