Anche per la Rai arriva la cura dimagrante con la Manovra. Per ridurre “gli oneri di esercizio”, la Rai – prevede un articolo della legge di Bilancio – nel 2025 non potrà aumentare le spese per il personale e per gli incarichi di consulenza, che non potranno superare il livello del 2023.
E nel 2026 dovrà ridurre la spesa per personale e consulenza di almeno il 2% rispetto alla media delle spese sostenute nel triennio 2021-2023. Per l’anno 2027, la riduzione della spesa sale al 4%.
“Il governo continua a mettere le mani sulla Rai. Questa volta nei conti, con un preoccupante salto di qualità che assomiglia a un commissariamento. Prima taglia il canone spostando una quota in fiscalità generale, poi interviene con una legge di bilancio per decidere le politiche del personale”, dichiara l’esecutivo di Usigrai in una nota.
Non solo i tagli per la Rai ma anche il preoccupante calo degli ascolti
Tagli che arrivano mentre preoccupa il calo degli ascolti di programmi e telegiornali. Secondo un’indagine del Sole24Ore l’edizione serale Tg1 resta in cima alle preferenze del pubblico italiano (con una media di 4.225.223 spettatori per uno share del 23%) ma registra un calo di 221.408 spettatori (-4,98%).
Male il Tg2: l’ascolto medio è stato di 961.826 (4,90%), in calo di 97.422 (-9,20%). Fra i telegiornali Rai cresce il Tg3 con 1.870.002 spettatori di media (+ 134.441 e 7,75% in più).
Positivo, nell’anno, il trend della concorrenza: il Tg5 (secondo nelle preferenze degli italiani con 3.705.275 spettatori medi) registra un ascolto di 149.622 sempre nell’edizione serale (+ 4,21); il Tg La7 cresce a velocità ancora superiore (+179.346 spettatori e 14,86%); il Tg4 ottiene 98.200 ascoltatori medi in più e il 17,80%; Studio aperto 38.575 spettatori medi e 8,01%.
L’allarme dell’Usigrai e di RaiNews24 sui tagli e sul calo dello share
“Tra pochi giorni ci saranno gli Stati Generali della Rai, ma a preoccupare, mentre si discute sul futuro, è già il presente con gli ascolti di programmi e tg in calo” aggiunge l’Usigrai che parla di “un segnale inequivocabile di un prodotto Rai che va ripensato non con un mucchietto di slide, ma attraverso un confronto ampio e articolato con i sindacati. Da tempo abbiamo chiesto un incontro urgente con l’Ad che è ancora non è avvenuto”.
“Registriamo con grande apprensione i dati che certificano il declino progressivo degli ascolti per l’informazione Rai, per l’approfondimento informativo e per tutte le testate, tranne Tg3 e Tgr”, scrive in una nota il Comitato di Redazione di RaiNews24 sottolineando che nel frattempo “la total audience della tv cresce, a beneficio dei competitor”.
Nel complessivo peggioramento, va particolarmente male, aggiunge il Cdr, RaiNews24 che “ha ceduto il primato all news a TgCom24: segniamo un -24% rispetto a un anno fa. Allo stesso tempo guadagna ascolti anche la versione free di SkyTg24 (+4,8%)”.
“Più volte la redazione e il cdr hanno segnalato alla direzione scelte che hanno snaturato il ruolo del nostro canale: dare notizie. In alcune fasce della giornata andiamo anche sotto lo 0,2%”, prosegue la nota. “Ad allarmarci – continua il Cdr – arriva anche la notizia dei tagli”, previsti dal disegno di legge di Bilancio 2025.