È un’eccellenza del Made in Italy, ma il comparto industriale dei componentisti e dei manutentori degli ascensori si gioca nei prossimi anni la possibilità di restare nel gruppo di testa dei grandi produttori mondiali, oppure di perdere quella capacità di innovazione ingegneristica e del design che ci invidiano in tanti.
All’Allianz Mico un confronto tra produttori di componenti per ascensori, tecnici, sindacati e istituzioni in vista del Lift Expo Italia 2024
Le imprese del settore, insomma, sono in mezzo a un guado, e l’evento organizzato oggi dall’Anica, l’Associazione nazionale delle industrie componenti per ascensori, lo testimonia perfettamente. All’Allianz Mico di Milano si confronteranno aziende, tecnici, politica e sindacati in quello che è il prologo del Lift Expo Italia 2024, cioè la più grande fiera internazionale del settore, in programma nel capoluogo lombardo dal 4 al 6 dicembre prossimo. Un appuntamento diventato centrale a livello globale, capace di attrarre espositori da circa cento Paesi, a riprova del grande mercato conquistato negli anni dai produttori italiani.
Parallelamente, però, ci si confronta con il freno di regole penalizzanti proprio qui in casa nostra, dove agli evergreen burocrazia e accesso al credito si è appena aggiunta la decisione del governo di mettere fine drasticamente al Superbonus 110% sulle ristrutturazioni edilizie. Una mazzata per migliaia di attività, tra cui quelle degli ascensori, che rivestono un ruolo determinante sotto due profili aggiuntivi: la mobilità delle persone e la sicurezza. Per questo grandi associazioni come la Cna nazionale o la Fiaba, che rappresenta i disabili, stanno protestando duramente per chiedere all’esecutivo una proroga ai termini perentori degli incentivi, come si sta pensando di fare per le aree terremotate e poche altre eccezioni.
Nel frattempo, le aziende, continuano però il proprio impegno nella ricerca e nel posizionamento commerciale anche all’estero. E da qui nasce l’appuntamento odierno che farà il punto sui temi più rilevanti, a partire dalla sicurezza sui luoghi di lavoro, aziende e cantieri, per continuare con aspetti più tecnici: le verifiche periodiche, le prove di laboratorio, l’accessibilità e la connettività dei quadri di manovra. A discuterne saranno il segretario generale della Uil in Lombardia, Enrico Vizza, la consigliera regionale Paola Pizzighini (M5S), Davide Orsenigo dell’Esem Cpt, ente unificato per la formazione e la sicurezza. Seguono il responsabile tecnico di macchine e ascensori per l’Imq Group, Nicodemo De Amicis, i docenti dell’Iuav di Venezia Dario Trabucco ed Elena Giacomello, Antonio Lizza dell’ente Vis certificazioni e Alessandro Messeri della Mastech.
L’associazione guidata da Gianni Robertelli punta così ad inquadrare gli aspetti qualificanti per la crescita del comparto, in questa marcia di avvicinamento al prossimo Lift Expo Italia, dove si registra già una fortissima attenzione internazionale. A fare il punto sarà la coordinatrice dell’evento, Silvia Piccione, anticipando il numero crescente di prenotazioni e di richieste di adesione, con stand prenotati dal Canada all’India, dai Paesi arabi a praticamente tutta l’Europa.
Per questo motivo Anica si è fatta portavoce di una richiesta di maggiore attenzione da parte del governo verso questo comparto. E seppure resteranno agevolazioni come la detrazione del 75% dei costi sulle opere per abbattere le barriere architettoniche negli stabili, rimane prioritario un ulteriore allungamento del Superbonus per coprire quella parte del patrimonio immobiliare che presenta ancora vincoli all’accesso insormontabili persino per molti normodotati. Tutto questo mentre le aziende continuano ad investire in ricerca e sicurezza degli impianti, che restano le precondizioni di ogni istallazione, in una collaborazione fruttuosa con i costruttori e gli amministratori di condominio. Gli ascensori sono infatti uno dei fattori più qualificanti dell’abitabilità e del pregio degli immobili. Per continuare ad esserlo sempre di più e per competere sui mercati internazionali serve però che il governo creda in questo comparto e lo sostenga, insieme alle famiglie e alle persone con problemi di mobilità che più ne hanno bisogno.