Fratelli d’Italia, dopo l’emendamento-bavaglio che impedisce di pubblicare gli atti delle inchieste giudiziarie e la stretta sulle intercettazioni, vorrebbe certificare la veridicità delle notizie con un “bollino di Stato”. La proposta, anticipata da Repubblica, che secondo le opposizioni ricorda la censura del Minculpop, arriva dal deputato meloniano Federico Mollicone (nella foto).
La riforma dell’editoria è un altro bavaglio. La maggioranza per combattere le fake news vorrebbe certificare la veridicità delle notizie
Il presidente della Commissione cultura della Camera Mollicone, per combattere le fake news, a suo dire contro il governo Meloni, propone – d’intesa col governo – una riforma dell’editoria che consenta di certificare la veridicità delle notizie pubblicate sulle testate giornalistiche. “Difendere attendibilità delle fonti e veridicità delle informazioni”, dice l’esponente della maggioranza.
M5S: “L’ultima trovata di FdI per provare a controllare l’informazione, è sbagliata nelle premesse e negli obiettivi”
“L’ultima trovata di Fratelli d’Italia per provare a controllare l’informazione, è sbagliata nelle premesse e negli obiettivi” affermano gli esponenti del M5S in commissione Cultura alla Camera, Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato. “Una cosa è combattere seriamente il fenomeno della disinformazione e delle fake news – aggiungono gli esponenti del Movimento -, altra cosa è partire dal presupposto che ci sia un disegno volto a ‘criminalizzare la destra’, come dice l’alfiere minore meloniano Federico Mollicone, per giustificare un intervento sull’editoria e sulla stampa”.
“Con queste premesse una riforma dell’editoria che certifichi la veridicità delle notizie – aggiungono i parlamentari M5S -, come paventata da Mollicone, è roba da Minculpop. Quando si scaglia contro la ‘deriva sensazionalistica imboccata dalla stampa’ dovrebbe guardare a certi articoli e servizi Tv vicini alla loro area politica: Mollicone e tutta Fratelli d’Italia scoprirebbero quanto male fanno all’informazione e alla democrazia certe mistificazioni e la propaganda di cui governo e maggioranza sono ormai professionisti assoluti”.
Bonelli: “La destra meloniana sta preparando la svolta autoritaria avendo come modello Orbán”
“Non c’è alcun dubbio, la destra meloniana sta preparando la svolta autoritaria avendo come modello Orbán” afferma, invece, il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. “Non basta Telemeloni – aggiunge -, non bastano le bugie contro i presunti ‘poteri forti’ che sarebbero contro il governo e del quale nessuno sa chi siano, non basta la legge bavaglio per impedire agli organi di stampa di pubblicare gli atti delle inchieste, ora il centrodestra vuole ripristinare il MinCulPop di stampo fascista dando la possibilitá al Governo di selezionare e bloccare le notizie sul web che sono contro la ‘Comunità della destra’, come l’ha definita il presidente della commissione Cultura ed Editoria Mollicone”.
“Ancora una volta – prosegue Bonelli – questa maggioranza al potere, votata dalla minoranza degli elettori, crede di essere la proprietaria dello Stato Italiano e chiede di censurare e mettere a tacere tutte le voci dissidenti dalla linea di governo. Informiamo Mollicone che la nostra democrazia non è disponibile alle derive censorie e autoritarie progettate da questo centrodestra e che ci opporremo con ogni mezzo al controllo dell’informazione e continueremo, come sempre, a criticare gli atti degli esponenti di centrodestra e le azioni del Governo che vanno contro gli interessi degli italiani. Giorgia Meloni, invece di parlare a vanvera di poteri forti, risponda delle azioni dei vari Pozzolo, Delmastro, Donzelli, Sgarbi, Santanchè e Salvini che evidenziano un quadro preoccupante di cattiva gestione e di comportamenti inappropriati all’interno del governo e della maggioranza”.