La mossa di Vodafone, che di fatto ha impedito a Telecom di monopolizzare il promettente mercato della banda ultralarga, chiedendo spazio in Metroweb, ha portato la stessa Telecom a sparigliare. Addio – per ora – a Metroweb (la società controllata dalla Cassa depositi e prestiti da cui doveva partire lo sviluppo della fibra) e accordo non in esclusiva con Fastweb (controllata da Swisscom) per sperimentare soluzioni innovative per gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e portare nelle case degli italiani i 100 mega usando sia la fibra che il rame (Fttc). L’accordo coinvolge per la parte industriale anche Alcatel Lucent e Huawei. Tutto questo non vuol dire che Telecom abbia rinunciato a Metroweb, ma il segnale – soprattutto al Governo – è chiaro: l’ex monopolista investirà solo alle sue condizioni. Dunque nei modi e soprattutto nelle quantità che riterrà opportune, già giudicate insufficienti dalla stessa Cdp.
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