Nel Partito democratico scalda i muscoli l’anti-Renzi. L’ex capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, salvo colpi di scena, annuncerà la sua candidatura al congresso del Pd prima del fine settimana. Il leader della minoranza ha intenzione di presentarsi all’assemblea nazionale di domenica prossima come candidato alla segreteria e sta decidendo la modalità con cui ufficializzare la sua scelta di sfidare l’ex presidente del Consiglio e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che da mesi è sceso in campo per la guida di largo del Nazareno. Molto probabilmente l’ultima riserva sarà sciolta alla manifestazione “L’Italia prima di tutto. Un Nuovo Pd per ricostruire il centrosinistra”, in programma a Roma.
Fonti interne alla corrente Sinistra riformista hanno confermato a La Notizia la tempistica di una decisione che era nell’aria da tempo. L’accelerazione è arrivata dopo che Renzi ha annunciato la volontà di stringere i tempi sul congresso, fissandolo per marzo 2017. Il suo piano è ormai chiaro: vuole vincere in maniera schiacciante per mettere poi alla porta i dissidenti, indicati come dei traditori nella cerchia renziana dopo la vittoria del No al referendum del 4 dicembre.
La candidatura di Speranza, 37 anni, è stata da tempo benedetta da Pier Luigi Bersani: sul nome dell’ex presidente dei deputati del Pd stanno anche convergendo gli avversari interni del Rottamatore, come il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che al momento preferisce non correre per un incarico nazionale vista la sostanziale impossibilità di coniugare altri incarichi al suo mandato di governatore. L’unica ipotesi di slittamento dell’impegno in prima linea dell’ex capogruppo è legata all’eventuale, quanto improbabile, ripensamento di Renzi sui tempi del congresso.