Il Decreto aiuti bis è approdato oggi in Consiglio dei ministri. La bozza, all’approvazione del Governo, prevede diverse misure: si va da un punto in più di taglio del cuneo fiscale, che fino a 35.000 euro arriva all’1,8% a partire dal primo luglio e fino a fine anno, all’anticipo di 3 mesi della rivalutazione delle pensioni, con gli assegni che aumenteranno del 2% da ottobre.
Arriva oggi in Consiglio dei ministri il Decreto aiuti bis. Molte le novità previste
Il Decreto aiuti bis prevede il rifinanziamento dei bonus psicologo e trasporti. Novità in vista ache per la scuola: arriva il “professore esperto” e guadagnerà circa 5.650 euro in più l’anno. Il dl Aiuti bis stanzia, inoltre, 900 milioni per prorogare di un altro mese il taglio di 30 centesimi sulla benzina e contiene anche la norma salva-Ilva.
Nel decreto aiuti bis è prevista una norma per impedire il cambio unilaterale dei contratti sull’energia. Arrivano anche le aree di interesse strategico e più poteri per le agenzie di intelligence nella lotta contro i cyber attacchi. Infine rientrerà nello stesso provvedimento anche la liquidazione di Alitalia, al netto rimborsi, e l’ingresso dello Stato nella governance delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Bombardieri (Uil): “Confermo il malcontento, e non è solo dei sindacati. Le misure sono poco più di un’elemosina”
“Confermo il malcontento, e non è solo dei sindacati”, ha commentato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ma “delle persone, dei lavoratori e dei pensionati che si aspettavano una risposta sull’inflazione che continua a correre”.
Bombardieri ha ricordato che, ormai tempo fa, quando il Governo aveva illustrato i contenuti del decreto aiuti bis questi “andavano nel verso giusto” ma “le scelte economiche quantitative illustrate ieri sono ridicole” e “le misure sono poco più di un’elemosina”. “Spero che oggi nel Cdm si intervenga” ha concluso.
Sbatta (Cisl): “Misure condivisibili che danno risposte urgenti e necessarie ma non ancora sufficienti”
Parla, invece, di “misure condivisibili”, ma anche della necessità di “fare di più”, il leader della Cisl, Luigi Sbarra, commentando i contenuti del nuovo decreto aiuti bis. “Apprezziamo soprattutto il metodo e la coerenza del presidente Draghi – ha aggiunto Sbarra -, che ha tenuto fede alla promessa di coinvolgere il sindacato nella costruzione del provvedimento”.
“Nel merito – ha detto ancora il segretario generale della Cisl -, si profilano misure condivisibili, che danno risposte urgenti e necessarie ma non ancora sufficienti per rispondere a un’emergenza che vede milioni di persone strette nella morsa dell’inflazione”.
In particolare, sottolinea Sbarra, “bisogna rafforzare ulteriormente le misure finalizzate a rendere più pesanti le buste paga degli occupati, sia gli interventi di adeguamento delle pensioni e di supporto alle famiglie”.
“Si deve spingere sull’acceleratore migliorando ancora di più il profilo sociale del decreto in arrivo con interventi più diretti a tutelare il potere di acquisto di salari e pensioni. È necessario per fronteggiare l’emergenza economica e sociale operare per alzare la tassazione sugli extraprofitti e prendere in considerazione uno scostamento di bilancio, condizione essenziale per sbloccare e finanziare altre misure da noi sollecitate di sostegno alle famiglie in difficoltà”, conclude Sbarra.
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