“Mi limito a osservare che abbiamo garantito il percorso più sicuro e veloce perché arrivasse in Italia”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa sul caso Battisti, tenuta a Palazzo Chigi insieme al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e a quello della Giustizia, Alfonso Bonafede. La cattura di Cesare Battisti, ha aggiunto Conte, “è un grande risultato che dovevamo non solo in astratto perché avesse effettività la giustizia ma lo dovevamo ai familiari delle vittime”.
Il presidente del Consiglio ha parlato di un “grande lavoro di squadra”, non solo a livello di governo ma anche “con le forze di intelligence, di polizia, di Interpol, a tutti i livelli”. “Ringrazio Bolsonaro – ha aggiunto Conte – per il cambiamento di rotta e anche il governo boliviano per la massima collaborazione che c’è stata. Nel corso della conversazione con Bolsonaro – ha aggiunto – è stata valutata la possibilità che Battisti potesse transitare da Brasilia. Abbiamo valutato le difficoltà di questo passaggio. E’ stato assorbente l’aspetto per cui l’Italia non ha un vincolo come in Brasile nel limite della pena”.
Battisti, terminate le formalità, ha spiegato il ministro Bonafede, è stato consegnato al Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria che non lo porterà, come precedentemente annunciato, nel carcere romano di Rebibbia bensì in quello di Oristano “per ragioni di sicurezza”.
“E’ una giornata che si aspettava da 37 anni”, ha commentato il ministro dell’Interno Salvini sottolineando che l’arresto dell’ex Pac è stato possibile grazie alla “grande bravura degli investigatori italiani, ad un po’ di fortuna e alla collaborazione paesi amici”.