L’attentatore di Capodanno, l’uzbeko Abdulkadir Masharipov, è stato arrestato a Istanbul dalla polizia turca. L’uomo, accusato di aver compiuto la strage al club Reina in cui sono morte 39 persone, era nascosto ancora in città nel quartiere Esenyurt, diventato uno dei covi per i terroristi islamici. Nell’appartamento si trovava da solo con il figlio di 4 anni. Le foto diffuse mostrano il suo volto tumefatto, frutto probabilmente di una colluttazione. Per lui è scattato infatti il ricovero in ospedale, ma nei prossimi giorni sarà già a disposizione dei giudici per un interrogatorio.
Dalla notte del 31 dicembre Abdulkadir Masharipov, nome di battaglia Abu Muhammed Horasani, aveva fatto perdere le tracce, costringendo la polizia turca a una serrata caccia all’uomo, caratterizzata da errori e fermi sbagliati. La svolta nelle indagini, comunque, è stata l’arresto della moglie dell’attentatore. Gli inquirenti hanno potuto ricostruire la rete di protezione, individuando il nascondiglio. L’affiliato all’Isis aveva intenzione di lasciare la Turchia per spostarsi in Siria e combattere al fianco dei miliziani per difendere le roccaforti jihadiste. Nell’operazione di polizia, sono state arrestate almeno 5 altre persone tra cui 3 donne e un cittadino kirghiso.