Arrestato il sindaco di Pago Veiano per appalti truccati: insieme al primo cittadino Mauro De Iesi, sono stati posti in stato di fermo anche un imprenditore e un tecnico specializzato di fiducia del politico.
Arrestato il sindaco di Pago Veiano per appalti truccati
Il sindaco di Pago Veiano, Mauro De Iesi, è stato arrestato alle prime luci dell’alba di mercoledì 27 luglio per appalti truccati e posto ai domiciliari. La Procura della Repubblica di Benevento ha accusato il primo cittadino dei reati di turbativa d’asta e corruzione. L’inchiesta che si è infine conclusa con l’arresto di De Iesi è stata avviata nel 2020 ed è stata condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Benevento. Oltre al primo cittadino di Pago Veiano, sono stati fermati anche l’imprenditore Michele Formichella e il tecnico Luigi Rito Pennucci.
In merito al fermo dei tre soggetti implicati del giro di appalti truccati, la Procura di Benevento ha diffuso un comunicato stampa nel quale è possibile leggere che la Tenenza della GdF di Piedimonte Matese ha eseguito l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura della Repubblica “nei confronti di un sindaco di un Comune della Procura della Repubblica, di un imprenditore edile e di un tecnico di fiducia del Sindaco e dell’imprenditore, raggiunti da gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di più delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti, volti ad agevolare e consentire l’aggiudicazione in favore di imprese riconducibili allo stesso imprenditore di due gare di appalto del valore complessivo di euro 5.000.000,00, relative alla realizzazione di una scuola elementare e al rifacimento di una strada provinciale”.
Fermati anche un imprenditore e un tecnico: il comunicato della Procura di Benevento
In primo momento, spiega il comunicato della Procura di Benevento, le indagini erano state avviate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Successivamente, sono state trasmesse per competenza all’ufficio di Benevento. Con il dipanarsi delle analisi investigative, sono state riscontrati “gravi indizi in ordine all’intercessione del Sindaco con i componenti della commissione di gara, allo stato non individuati, al fine di consentire l’aggiudicazione a società riconducibili allo stesso imprenditore dei punti più importati lavori pubblici da svolgersi nel territorio comunale, con l’ausilio del tecnico di fiducia per la predisposizione della documentazione amministrativa”.
La Procura di Benevento ha precisato che l’attività di agevolazione dell’imprenditore aveva origine con l’individuazione dei lavori da aggiudicare prima che i bandi di gara venissero pubblicati. L’accordo illecito, poi, prevedeva la cessione al primo cittadino di Pago Vaiano e al tecnico di fiducia un corrispettivo pari a un “prezzo corruttivo” non inferiore ai 90 mila euro per favorire l’imprenditore rispetto alle gare da assegnare nonostante le società dell’imprenditore non avessero i requisiti professionali necessari richiesti dai bandi. Il sistema, inoltre, prevedeva la distribuzione di mazzette anche a commissari di gara, sulla cui identità si sta ancora indagando. In questo caso, venivano erogate cifre comprese tra i 4 e i 5 mila euro ciascuno.
La Procura di Benevento, infine, ha sottolineato che l’accordo criminoso proseguiva anche dopo l’aggiudicazione della gara ossia nel periodo dell’impugnativa da parte del concorrente dinanzi al TAR al fine monitorarne lo sviluppo.