I carabinieri del Ros, con il supporto del comando provinciale carabinieri di Trapani e dello Squadrone eliportato cacciatori di Sicilia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, a carico di Rosalia Messina Denaro, sorella del boss finito i manette il 16 gennaio scorso.
Rosaria Messina Denaro è indagata per associazione mafiosa. A dicembre il Ros trovò in casa della sorella del boss un pizzino
Rosalia Messina Denaro, riferisce in una nota l’Arma dei carabinieri, è indagata per associazione di tipo mafioso. “L’operazione costituisce prosecuzione dell’indagine che lo scorso 16 gennaio ha consentito di catturare a Palermo il latitante Matteo Messina Denaro”.
Le indagini sulla latitanza del boss di Castelvetrano hanno consentito, finora, l’arrestato del suo accompagnatore, Giovanni Salvatore Luppino, per procurata inosservaza di pena e favoreggiamento aggravati dalle modalità mafiose. Di Andrea Bonafede, per partecipazione ad associazione mafiosa, avendo prestato la propria identità a Messina Denaro. E ancora: il medico del capo mafia, Alfonso Tumbarello, per concorso esterno in associazione mafiosa ed altri reati pure aggravati dalle modalità mafiose.
In seguito all’arresto della sorella di Messina Denaro, fa sapere ancora il Ros, “sono attualmente in corso varie perquisizioni nella provincia di trapani”.
A tradire la donna è stato un appunto dettagliato in cui indicava le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro. Un ‘pizzino’ trovato dagli inquirenti nell’intercapedine di una sedia. Il particolare emerge dall’inchiesta del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido. L’appunto è stato scoperto dai carabinieri del Ros il 6 dicembre scorso mentre piazzavano delle cimici nella abitazione della donna.