“L’agricoltura è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori. Apprezziamo oggi più che mai questa attività produttiva in un tempo segnato dalla guerra, perché la mancata produzione di grano affama i popoli e li tiene in scacco. Le scelte assurde di investire in armi anziché in agricoltura fanno tornare attuale il sogno di Isaia di trasformare le spade in aratri, le lance in falci”. È quanto affermano i vescovi italiani nel Messaggio della Cei per la 72/a Giornata Nazionale del Ringraziamento, in programma il prossimo 6 novembre.
Il messaggio della Cei: “L’agricoltura è un’attività umana che assicura la produzione di beni primari”
La comunità cristiana, aggiungono i vescovi, invoca, inoltre, un “impegno forte da parte delle autorità pubbliche: è necessaria un’azione continuativa di prevenzione delle infiltrazioni criminali e di contrasto ad esse”.
“Al contempo, quanto farebbe bene all’economia il sostegno di soggetti che operano nella legalità. Essi testimoniano un’economia che valorizza le persone e custodisce l’ambiente. È il segno che la dottrina sociale della Chiesa si incarna nel concreto e promuove relazioni di fraternità tra le persone e di cura verso il creato. Ben venga ogni strumento normativo disponibile per strappare i lavoratori alla precarietà”, prosegue il messaggio della Cei.
“Sosteniamo la responsabilità degli operatori del mondo agricolo e delle loro associazioni: sono reti di sostegno reciproco per far fronte alla pressione delle agromafie, specie in un tempo in cui le difficoltà legate alla pandemia le rendono più forti. La Chiesa incoraggia e sostiene tutte le aziende agricole esemplari nella legalità”.
“Una testimonianza così preziosa – scrivono ancora i vescovi – vale tantissimo: arricchisce il tessuto relazionale di un territorio e forma coscienze libere. Non ha prezzo un’economia che si alimenta di giustizia e trasparenza. Alle imprese che promuovono lavoro e ambiente va il nostro grazie perché mostrano che è possibile un modello di agricoltura sostenibile. Vediamo anche quante belle esperienze di cooperazione sono garanzia di inclusione sociale! Assume, infine, sempre più rilevanza la responsabilità dei consumatori nel premiare con l’acquisto di prodotti di aziende agricole che operano rispettando la qualità sociale e ambientale del lavoro”.
“‘Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico’, afferma il magistero sociale della Chiesa. Occorre ricordare che abbiamo una responsabilità nello stile di vita che adottiamo anche quando compriamo i prodotti agricoli. Possiamo diventare protagonisti di un’economia giusta – scrive ancora la Cei – o rafforzare strutture di peccato”.
“Davvero oggi il mondo agricolo vive una scelta tra ‘la vita e il bene, la morte e il male’: ne va, oltre che dell’esistenza personale di uomini e donne, anche della vita sociale, economica ed ambientale del Paese”, concludono i vescovi.