Armi italiane all’Ucraina: dopo il via libera da parte del Parlamento, l’Italia ha decretato l’invio di armi a Kiev per sostenere la sua resistenza contro gli invasori russi. Quali sono e quando arriveranno al Paese in guerra gli armamenti promessi dalla Penisola? L’elenco completo.
Armi italiane all’Ucraina: quali sono? L’elenco completo
Il Parlamento italiano ha approvato l’invio di armi all’Ucraina: i dettagli relativi alle forniture da inviare sono stati valutati ed esaminati dalle commissioni Esteri e Difesa. Per quanto riguarda l’elenco completo delle armi, a quanto si apprende, questo era, è e sarà “secretato”. Ciononostante, si sono verificate alcune fughe di notizie anche se il Ministero della Difesa ha bollato le informazioni diffuse dai media come “prive di riscontro”.
Nel frattempo, fonti parlamentari hanno confermato che le armi italiane che verranno inviate all’Ucraina includeranno:
- mortai da 120 mm e bombe,
- mitragliatrici pesanti Browning e munizioni,
- mitragliatrici leggere MG e proiettili,
- missili Stinger,
- razioni K,
- radio Motorola,
- giubbotti ed elmetti.
Una fornitura bellica, quindi, che dovrebbe avere un valore di circa 100-150 milioni di euro.
In relazione alle truppe, il decreto interministeriale dovrebbe prevedere l’invio di un contingente di 1.350 unità e dovrebbe comprendere un comando per operazioni speciali, un’unità del genio militare per il supporto delle operazioni via terra e aeromobili per la ricerca e il soccorso di personale isolato, il rifornimento in volo, il trasporto tattico e la raccolta informativa.
Quando arriveranno gli equipaggiamenti militari a Kiev?
A ogni modo, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha sottolineato che il decreto interministeriale e l’elenco degli armamenti destinati a Kiev sono “segreti” e, di conseguenza, non è certo che le liste rivelata da fonti parlamentari siano effettivamente corrette o complete.
Il Ministero della Difesa, inoltre, ha rivelato che le operazioni per inviare le armi italiane in Ucraina sono già cominciate, nonostante le inevitabili difficoltà che tutti i Paesi europei riscontreranno per far giungere gli equipaggiamenti militari a Kiev.
Intanto, anche altri Stati membri dell’Unione Europea hanno provveduto a inviare armi all’Ucraina come, ad esempio, la Germania, la Svezia o la Finlandia.