di Marco Castoro
Il Pd spinge sull’acceleratore e nel mese di luglio conquista un largo vantaggio nel tempo di parola all’interno dei tiggì della Rai. Ma perfino il Tg5 di Clemente Mimun fa una clamorosa piroetta acrobatica e rompe gli schemi. In un mese, quello di luglio, che dai dati resi noti dall’Agcom, vede i tiggì di Mediaset riequilibrarsi e mettersi in riga, senza più concedere quegli spazi in versione bulgara al partito di Silvio Berlusconi. Nel tempo di parola i microfoni del Tg1 di Mario Orfeo si aprono molto di più per il Pd nei confronti del Pdl (41,63% a 29,80%). Nove punti di vantaggio anche per il Tg2 e – a sorpresa – solo cinque per il Tg3. Cospicua la differenza, sempre in favore del Pd, anche su Rainews. Anzi, il tiggì di Monica Maggioni risulta il meno equilibrato dei notiziari Rai pure nel tempo di antenna, (il computo tra il tempo di parola e quello di notizia): 8 punti in più per il Pd, contro il +2 del Tg1, il +1 del Tg2 e del Tg3. Il Tg5 invece fa un exploit in favore del Pd che nel tempo di parola batte il Pdl di 23 punti percentuali. Sempre a microfoni aperti anche il Tg4 di Giovanni Toti vede in testa il Pd (di un soffio ma in testa). Così come Studio aperto. Quindi nel mese di luglio o i politici del Pd erano più loquaci oppure anche nell’informazione di Mediaset c’è stata qualche tiratina di orecchie in più per riequilibrare i notiziari dai dati precedenti, degni di una televisione della vecchia Unione sovietica. Tuttavia i tiggì di Cologno, complessivamente, hanno dato più spazio al Pd rispetto al Pdl, a eccezione di Studio Aperto che alla fine spicca per il +11 per il partito di Berlusconi nel tempo di antenna. Che compensa il +10 in favore del Pd del tiggì di La7 che, seppure equilibrato con i microfoni aperti, nel mese di luglio dà molte più notizie riguardanti il partito di Epifani rispetto a quello di Alfano (eppure Brunetta ne ha fatta di cagnara).
Che sia già cominciata la campagna elettorale anche in tv?
Raisport, grazie teche
Una volta c’era l’intervallo con le pecore o con le cartoline. Oggi a Raisport quando viene cancellata una gara dal programma ci sono le pedane illuminate dei mondiali di scherma. Vuote. Oppure appaiono un datato Gianfranco de Laurentiis coi capelli o un Beppe Berti dall’ippodromo. Rigorosamente in bianco e nero. Evviva le teche. Sono davvero la fortuna della Rai, considerando che il techetechetè continua a essere il programma più visto della giornata televisiva.