Rivoluzione al Ministero dello Sviluppo Economico, ieri il ministro Luigi Di Maio ha dato il via a un valzer di poltrone come non si ricordava da tempo nei corridoi di Palazzo Piacentini. La novità l’ha annunciata lo stesso ministro dello Sviluppo Economico spiegando che “ho disposto la rotazione di dieci direttori generali su 15. A fine marzo cambieranno anche gli altri cinque. Per alcune direzioni non avveniva da 17 anni! Da oggi inizia un cambiamento radicale nella gestione amministrativa e nell’azione del Mise. Tra qualche mese ci sarà anche l’accorpamento di alcune direzioni con risparmi per le casse dello Stato”.
La mossa è stata resa possibile dal fatto che i 10 direttori generali fossero scaduti lo scorso 7 febbraio. Per gli esperti del settore si tratta di una rivoluzione copernicana visto che questi 10, tra uomini e donne, sono l’interfaccia del ministero con tutte le aziende che lavorano in Italia, basti pensare che dalle loro mani sono passate operazioni come la ristrutturazione della Fiat, il salvataggio di Parmalat, gli accordi sul gas tra Italia e Russia (Eni Yukos Gazprom), le crisi di Alitalia e le trivellazioni petrolifere. Il primo dei cambiamenti riguarda il direttore generale per la politica commerciale internazionale, Amedeo Teti che ha seduto su quella poltrona per 17 anni e ora andrà ad occuparsi di lotta alla Contraffazione al posto di Loredana Gulino, alla quale spetterà il posto occupato fino ad ora da Teti.
Il potentissimo direttore degli Incentivi alle imprese, Carlo Sappino, andrà a guidare la direzione generale per le attività territoriali, e sarà sostituito da Laura Aria, una dirigente del ministero che ricopriva incarichi di studio. Mentre Simonetta Moleti, che fino ad ora aveva diretto la direzione generale per la Vigilanza sugli enti, sistema cooperativo e gestioni commissariali, avrà un incarico di studio. Pietro Celi, direttore per le Attività territoriali prenderà il posto della Moleti. Sul fronte energetico, quello più delicato per il Movimento 5 Stelle alle prese con la partita sulle Trivellazioni petrolifere, e la transizione verso fonti di energia pulite, ci sarà uno scambio di poltrone tra i due direttori generali che già si occupano della materia Rosaria Romano (detta Sara) e Gilberto Dialuce.
La prima, forte di una laurea in Scienze Politiche, lascerà la poltrona di direttore generale per il Mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica e il nucleare a Gilberto Dialuce, laureato in ingegneria con 110 e lode e docente in ricerca e coltivazione di idrocarburi. Quest’ingegnere, molto conosciuto e apprezzato all’estero, passerà il controllo della direzione generale per la Sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche alla sua collega Romano.
Per quanto riguarda il direttore generale dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Infomazione, Rita Forsi, il cui incarico è scaduto due giorni fa non è ancora stata decisa la sua destinazione. Stesso discorso per un’altra dirigente generale, Emilia Masiello il cui incarico di studio è scaduto il 7 febbraio. I prossimi direttori che saranno soggetti a rotazione sono il responsabile delle Politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi, Fabrizio Lucentini, il cui mandato scadrà il prossimo mese di agosto, e il direttore per i servizi Itc, radiodiffusione e postali, Antonio Lirosi, in scadenza a novembre.