L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl che prevede l’inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo. Il provvedimento a Palazzo Madama ha ottenuto 168 sì, 48 no e 43 astenuti. “Da domani niente sconti per i peggiori criminali. Con l’approvazione del ddl 925, chi compirà reati quali l’omicidio volontario aggravato, la strage e la violenza sessuale aggravata, non potrà più godere dei benefici previsti dal rito abbreviato”, ha detto il presidente delle Commissione Giustizia del Senato e relatore del ddl, Andrea Ostellari.
“Stop alle odiose diminuzioni di pena – ha aggiunto – , che troppe volte hanno offeso la dignità delle vittime, dei loro congiunti e del lavoro delle Forze dell’ordine e degli inquirenti. A chi sostiene che questa riforma finirà per allungare ulteriormente i tempi della Giustizia penale, rispondo con i dati: nel corso del 2017 i procedimenti relativi alle fattispecie in esame sono stati 174. L’1 per cento sul totale dei processi. Il governo – conclude Ostellari – sta già facendo molto per sgravare i Tribunali, a partire dall’assunzione prevista di personale amministrativo e di centinaia di magistrati”.