“E’ una manovra che guarda al futuro, una manovra con cui non disperdiamo risorse, anche perché come sapete abbiamo risorse limitate. Però in questa manovra andiamo a inserire delle misure che guardano al futuro del nostro Paese: vogliamo un’Italia giovane, dove i giovani rimangano; vogliamo un’Italia dove si possa far nascere dei bambini in tutta tranquillità, con strutture e servizi efficienti; vogliamo un’Italia verde. Stiamo cercando di delineare già in questa manovra questa prospettiva”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte ad Avellino, a margine della visita all’azienda Ema-Rolls Royce a proposito della Manovra e del Documento programmatico di Bilancio (Dpb), approdato oggi a Palazzo Chigi.
Un testo vitale che, norme alla mano, dovrà essere inviato alla Commissione europea entro il 15 ottobre. Il ddl Bilancio, cioè la Manovra vera e propria, che doveva essere esaminato oggi, approderà domani alla riunione del Consiglio dei ministri convocata per le 21. La presentazione del documento in Parlamento è fissata, invece, al 20 ottobre, termine comunque perentorio. In queste ore non si parlerà solo di manovra e dpb, perché, è più che probabile, che nel corso dello stessa riunione l’esecutivo Conte decida di esaminare anche il Dl Fisco, quest’ultimo fondamentale per assicurare le coperture necessarie alla Manovra.
L’intesa sui principali punti della Manovra è stata comunque raggiunta nella notte, “al 90% e in un clima costruttivo”, hanno riferito fonti della maggioranza citate dall’Ansa e poi lo stesso Conte. Restano, tuttavia, ancora alcuni nodi da sciogliere, come quello di quota 100, su cui nelle ultime ore si sono scontrati M5s e i renziani di Italia Viva. Non c’è un’intesa sul tema delle pensioni, ma alla fine la soluzione potrebbe essere non intervenire sulle finestre già decise.
Accordo a buon punto anche per quanto riguarda il capitolo famiglia, e in particolare l’istituzione di un fondo, che entrerà in Manovra, attraverso un’apposita legge delega, nel quale confluirebbero le risorse per i bonus riguardanti le famiglie comprese quelle dell’azzeramento delle rette sugli asili nido.
Le risorse destinate al taglio del cuneo fiscale nel 2020 salgono dai 2,7 a 3 miliardi, che si tradurrà in un alleggerimento del fisco sulle buste paga dei lavoratori, almeno nel primo anno. Dal fronte del M5s però la richiesta era quella dell’aggancio del salario minimo al taglio del cuneo fiscale anche per le imprese.
In mattinata il premier Conte, da Avellino, sempre parlando della Manovra, aveva detto che “il clima di lavoro è buono, la maggioranza è compatta”. “E’ sbagliata – ha poi aggiunto il presidente del Consiglio – l’impostazione di una manovra che sia la sommatoria di premure di una forza politica o di un’altra. Questo governo ha un progetto politico unitario, io sono garante che la manovra sia nell’interesse di tutti”.