La terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha votato a favore del collocamento fuori ruolo del giudice Roberto Rustichelli, nominato presidente dell’Autorità garante del mercato e della concorrenza (Antitrust). Hanno votato a favore della proposta il presidente della stessa commissione, Michele Ciambellini (togato di Unicost), i togati Corrado Cartoni e Paola Braggion (Magistratura Indipendente) e il laico di Forza Italia, Michele Cerabona. Mentre il membro laico del M5S, Alberto Benedetti, si è astenuto. Ha votato contro, invece, il togato di Area, Giovanni Zaccaro.
La maggioranza che si è formata in Commissione fa ritenere scontato il via libera da parte del plenum che avverrà probabilmente tra una decina di giorni. Zaccaro, spiegando il suo voto contrario, ha affermato che la Legge Severino “prevede un limite decennale al collocamento fuori ruolo dei magistrati e in nessuna delle deroghe, indicate espressamente, rientrano le autorità di garanzia”. “Mi sembra strano che alla prima occasione – aggiunge Zaccaro – si abbandoni la legge Severino che è stata il punto di approdo del dibattito sui fuori ruolo che ha impegnato per anni la magistratura associata, una soluzione equilibrata per evitare carriere parallele”.
La nomina di Rustichelli era rimasta ferma per mesi sul tavolo del Csm poiché lo stesso aveva già passato più di 10 anni fuori dai ruoli della magistratura e proprio la legge Severino impedisce il distacco per periodi superiori. Per questo è stato investito della questione il Csm essendo necessaria una deroga sulla scorta di quanto già fatto per un altro magistrato, Luigi Carbone, attuale capo di gabinetto del ministro dell’Economia, Giovanni Tria.