L’assalto della commissione Antimafia ai parlamentari del Movimento 5 Stelle, Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho, continua. E continua lo scontro sul conflitto d’interessi: la presidente Chiara Colosimo tira dritto su una modifica della legge che istituisce la commissione, puntando a imporre ai parlamentari di astenersi dalle attività su fatti che li riguardano personalmente.
È attesa nelle prossime ore la proposta di legge a prima firma del vicepresidente Mauro D’Attis, di Forza Italia, sottoscritta dai rappresentanti dei partiti di centrodestra in commissione. Il testo arriverà anche in Senato. L’obiettivo è di disciplinare tutti i casi in cui i deputati e i senatori si possano trovare in un’ipotetica situazione di conflitto d’interessi su questioni oggetto dei lavori della commissione stessa: dovrebbero, secondo la nuova proposta, astenersi dai lavori e anche dalla consultazione degli atti. Durante il confronto negli uffici di presidenza della commissione, gli esponenti del Movimento 5 Stelle si sono detti contrari.
La presidente ha invece aperto al ritiro della proposta nel caso in cui arrivi un testo migliorativo dall’opposizione, con lo stesso obiettivo. Lo scontro si è acceso negli scorsi giorni su una presunta intercettazione secondo cui Scarpinato avrebbe provato a concordare delle domande e risposte con l’ex collega Gioacchino Natoli in vista della sua audizione sulle indagini riguardanti i brogliacci dell’inchiesta sull’imprenditore mafioso Antonino Buscemi.